Calcio
TORINO - Juric: "Thiago Motta mi piace, il Bologna mi ha impressionato"
02.05.2024 10:46 di Redazione

Domani sera, alle ore 20.45, il Torino ospiterà il Bologna di Thiago Motta al Grande Torino in un match che vale tanto in ottica europea: "La parte sinistra della classifica sarebbe un gran risultato: non rappresenta la vera gioia, ma bisogna sempre ricordare che nel mio triennio siamo partiti dal diciassettesimo posto". Così il tecnico del Torino, Ivan Juric, sugli obiettivi della squadra per il finale di stagione. "Il Bologna gioca un calcio unico in Europa, hanno indovinato tutte le mosse prendendo giovani di qualità e hanno 20 elementi dello stesso livello - continua sull'avversaria di domani - e poi c'è Thiago Motta che è stato un valore aggiunto: sono curioso di vedere come proseguirà la sua carriera". Sabato potrebbe essere il suo ultimo 4 maggio, giorno della tragedia del Grande Torino, da allenatore granata: "E' una giornata importante, tutti i giocatori devono capire che cosa voglia dire essere in questo club - dice Juric - ed è sempre una grande emozione: il popolo granata non è normale e non è semplice da capire, ora penso di aver capito la piazza. Futuro? Secondo me il Toro dovrebbe o tenere tutti e prenderne tre o quattro forti oppure vendere tutti e ripartire da zero, farei o bianco o nero". "I felsinei sono la squadra che più mi ha impressionato in questa stagione - ha detto Ivan Juric in conferenza stampa -. Noi dovremo affrontarli al massimo. Thiago Motta mi piace, era già un mezzo genio da calciatore: sono curioso di capire cosa farà in un eventuale nuovo club. Loro giocano in maniera particolare. Il nostro decimo posto? In altri posti il decimo posto è un grande risultato, ma vedendo la storia granata il Torino deve avere obiettivo e strutture per fare meglio. Il decimo posto da una parte è un grande lavoro partendo dal 17ima posizione in questo triennio, ma dall'altra parte non è una gioia vera". Poi una divagazione sui tifosi del Torino: "Sono complessi, non sono facili. Io adesso capisco che qui bisogna non accontentarsi e spingere".

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TORINO - Juric: "Thiago Motta mi piace, il Bologna mi ha impressionato"

di Napoli Magazine

02/05/2024 - 10:46

Domani sera, alle ore 20.45, il Torino ospiterà il Bologna di Thiago Motta al Grande Torino in un match che vale tanto in ottica europea: "La parte sinistra della classifica sarebbe un gran risultato: non rappresenta la vera gioia, ma bisogna sempre ricordare che nel mio triennio siamo partiti dal diciassettesimo posto". Così il tecnico del Torino, Ivan Juric, sugli obiettivi della squadra per il finale di stagione. "Il Bologna gioca un calcio unico in Europa, hanno indovinato tutte le mosse prendendo giovani di qualità e hanno 20 elementi dello stesso livello - continua sull'avversaria di domani - e poi c'è Thiago Motta che è stato un valore aggiunto: sono curioso di vedere come proseguirà la sua carriera". Sabato potrebbe essere il suo ultimo 4 maggio, giorno della tragedia del Grande Torino, da allenatore granata: "E' una giornata importante, tutti i giocatori devono capire che cosa voglia dire essere in questo club - dice Juric - ed è sempre una grande emozione: il popolo granata non è normale e non è semplice da capire, ora penso di aver capito la piazza. Futuro? Secondo me il Toro dovrebbe o tenere tutti e prenderne tre o quattro forti oppure vendere tutti e ripartire da zero, farei o bianco o nero". "I felsinei sono la squadra che più mi ha impressionato in questa stagione - ha detto Ivan Juric in conferenza stampa -. Noi dovremo affrontarli al massimo. Thiago Motta mi piace, era già un mezzo genio da calciatore: sono curioso di capire cosa farà in un eventuale nuovo club. Loro giocano in maniera particolare. Il nostro decimo posto? In altri posti il decimo posto è un grande risultato, ma vedendo la storia granata il Torino deve avere obiettivo e strutture per fare meglio. Il decimo posto da una parte è un grande lavoro partendo dal 17ima posizione in questo triennio, ma dall'altra parte non è una gioia vera". Poi una divagazione sui tifosi del Torino: "Sono complessi, non sono facili. Io adesso capisco che qui bisogna non accontentarsi e spingere".