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BELGIO - Il c.t. Tedesco: "Mi piace molto il calcio italiano, voci di mercato? Non le commento"
01.05.2024 12:20 di Redazione

Domenico Tedesco, c.t. del Belgio, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:

 

Quanta Italia c'è nel suo modo di allenare?

 

"Tanta, nella gestione della squadra. Tratto i miei giocatori come trattavano me i miei genitori, e in quello c’è molto di italiano. Tatticamente sono cresciuto nello Stoccarda dove si pratica un calcio dominante, contropressing, verticalizzazioni veloci. Ma ho imparato ovunque, parlando con i calciatori. Hanno tante idee, basta ascoltarli".

 

Le piacerebbe un giorno allenare qui?

 

"Ora sono concentratissimo sull’Europeo e non ho davanti il piano della mia carriera, tutto dipende dalle situazioni. Non nascondo però che mi piace il calcio italiano, e che ci sono cresciuto".

 

Beh, le voci che la avvicinano al Milan le avrà sentite, no?

 

"Non commento le voci di mercato perché sono troppe, non saprei dove cominciare e dove finire".

 

Come valuta la stagione di Lukaku?

 

“La sua è stata una stagione all’inizio molto complicata. Alla Roma è arrivato a campionato iniziato dopo una preparazione in cui non sapevo cosa ne sarebbe stato di lui. Ero contentissimo quando ho saputo che sarebbe tornato in Italia e a Roma è stato protagonista. Quando prendi un attaccante come lui le aspettative sono sempre molto alte, ma Lukaku sa gestire le pressioni con una tranquillità incredibile”.

 

L'ha stupita la stagione di De Ketelaere a Bergamo?

 

"Si e no, perché so di quello che è capace Charles, anche se veniva da una stagione difficile in cui ha giocato poco, senza mai trovare la giusta costanza”.

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BELGIO - Il c.t. Tedesco: "Mi piace molto il calcio italiano, voci di mercato? Non le commento"

di Napoli Magazine

01/05/2024 - 12:20

Domenico Tedesco, c.t. del Belgio, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:

 

Quanta Italia c'è nel suo modo di allenare?

 

"Tanta, nella gestione della squadra. Tratto i miei giocatori come trattavano me i miei genitori, e in quello c’è molto di italiano. Tatticamente sono cresciuto nello Stoccarda dove si pratica un calcio dominante, contropressing, verticalizzazioni veloci. Ma ho imparato ovunque, parlando con i calciatori. Hanno tante idee, basta ascoltarli".

 

Le piacerebbe un giorno allenare qui?

 

"Ora sono concentratissimo sull’Europeo e non ho davanti il piano della mia carriera, tutto dipende dalle situazioni. Non nascondo però che mi piace il calcio italiano, e che ci sono cresciuto".

 

Beh, le voci che la avvicinano al Milan le avrà sentite, no?

 

"Non commento le voci di mercato perché sono troppe, non saprei dove cominciare e dove finire".

 

Come valuta la stagione di Lukaku?

 

“La sua è stata una stagione all’inizio molto complicata. Alla Roma è arrivato a campionato iniziato dopo una preparazione in cui non sapevo cosa ne sarebbe stato di lui. Ero contentissimo quando ho saputo che sarebbe tornato in Italia e a Roma è stato protagonista. Quando prendi un attaccante come lui le aspettative sono sempre molto alte, ma Lukaku sa gestire le pressioni con una tranquillità incredibile”.

 

L'ha stupita la stagione di De Ketelaere a Bergamo?

 

"Si e no, perché so di quello che è capace Charles, anche se veniva da una stagione difficile in cui ha giocato poco, senza mai trovare la giusta costanza”.