Calcio
ROMA - Mourinho: "La storia non si cancella, ma penso al dopo"
28.05.2022 19:04 di Napoli Magazine
"I ricordi restano per sempre e la storia non si può cancellare. Per me sono state emozioni incredibili, indimenticabili, ma devo pensare al 'dopo'. Prima di questo, però, devo abbracciare tutti. Devo dire al mondo la mia gratitudine per i miei giocatori: tutti, da Rui Patricio che ha giocato 54 partite a Pietro Boer che non ha giocato nemmeno un minuto". Parole di Josè Mourinho in un post su Instagram in cui pubblica anche due foto dei festeggiamenti a Tirana e al Colosseo. "In questa squadra tutti hanno giocato ogni minuto di ogni partita, questo è quello che gli Einstein del calcio non sanno, non capiscono e mi dispiace per loro - ha continuato -. Il calcio è quello che si vede e quello che non si vede, il calcio non si gioca in 11, ma in tanti, e noi eravamo tantissimi. Giocatori, allenatori, staff medico, analisti, tecnici, cucinieri, famiglie, amici, romanisti, mourinhisti e sono grato a tutti". Lo Special One conclude con un augurio: "un giorno lascerò la Roma e l'AS Roma, questa è la legge del calcio, ma più di una o più coppe mi piacerebbe vedere questo club per sempre unito da questa passione e amore".
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ROMA - Mourinho: "La storia non si cancella, ma penso al dopo"

di Napoli Magazine

28/05/2024 - 19:04

"I ricordi restano per sempre e la storia non si può cancellare. Per me sono state emozioni incredibili, indimenticabili, ma devo pensare al 'dopo'. Prima di questo, però, devo abbracciare tutti. Devo dire al mondo la mia gratitudine per i miei giocatori: tutti, da Rui Patricio che ha giocato 54 partite a Pietro Boer che non ha giocato nemmeno un minuto". Parole di Josè Mourinho in un post su Instagram in cui pubblica anche due foto dei festeggiamenti a Tirana e al Colosseo. "In questa squadra tutti hanno giocato ogni minuto di ogni partita, questo è quello che gli Einstein del calcio non sanno, non capiscono e mi dispiace per loro - ha continuato -. Il calcio è quello che si vede e quello che non si vede, il calcio non si gioca in 11, ma in tanti, e noi eravamo tantissimi. Giocatori, allenatori, staff medico, analisti, tecnici, cucinieri, famiglie, amici, romanisti, mourinhisti e sono grato a tutti". Lo Special One conclude con un augurio: "un giorno lascerò la Roma e l'AS Roma, questa è la legge del calcio, ma più di una o più coppe mi piacerebbe vedere questo club per sempre unito da questa passione e amore".