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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, niente ciance, c'è aria di battaglia, spazio al Tridente!"
29.09.2022 23:29 di Napoli Magazine

NAPOLI - Niente ciance, c’è aria da battaglia, in campo si va a denti stretti e con tutto il rispetto. Quello di sabato è un pomeriggio di fuoco. E’ una prova di forza con un solo denominatore e con unico intento. A farla breve il Toro va preso per le corna. Non esistono altre scelte e diverse soluzioni per far fuori la bellicosa, spavalda e ardita squadra granata, sicura di se stessa e rotta a qualsiasi impresa. Stavolta non si gioca di fioretto, stavolta gli azzurri di Spalletti dovranno guardare direttamente negli occhi gli avversari in un confronto anche e soprattutto fisico, oltre che di grande qualità, altrimenti non se ne esce da questo impiccio. Insomma c’è da fare la faccia feroce contro gente più che disponibile a metterla sul piano pratico questa disfida. Il Toro è fatto così, ha coraggio da vendere e non si tira mai indietro, una questione di orgoglio e di carattere conformata alla sapienza tecnico-tattica del condottiero granata Ivan Juric che tra l’altro recupera almeno un paio di giocatori importanti. Sul Toro ne sapremo di più domani direttamente da Luciano Spalletti, un istrione, l’allenatore filosofo che tra le righe fa emergere una indiscutibile capacità di disegnare la partita in netto anticipo sui tempi reali. Certo, parlerà delle problematiche legate alle partite internazionali di questi ultimi giorni e dei tempi di recupero legati ai viaggi di trasferimento e di ritorno alla base degli azzurri. Il lavoro più prezioso e particolare è rivolto in tutta fretta alla condizione non soltanto fisica, bensì soprattutto a quella mentale: si ritorna alla base ricomponendo nella testa in un attimo di tempo una realtà diversa in cui prevalgono sogni e aspirazioni di una città intera, di una tifoseria legatissima alla squadra e di un club che ha messo insieme un team di altissimo livello, apprezzato dal mondo intero per gioco e capacità. Del resto è meritatissimo il primato in classifica. Elogi e complimenti hanno sommerso gli azzurri, ma oggi come oggi si ricomincia daccapo, ripartendo da zero. E’ questa la raccomandazione di Spalletti rivolta all’intero spogliatoio, senza alcuna distinzione tra i ruoli e della relativa anzianità di servizio: insomma “tutti per uno e uno per tutti”, d’altronde tale è l’impostazione che è finora è emersa nelle partite giocate. Sul piano pratico il mister toscano dovrà vagliare con attenzione alcune scelte. Considera stimolante l’idea di spedire sul terreno di gioco un Tridente composto da Kvaratskhelia, Simeone e Raspadori, in attesa del recupero di Politano. Da valutare tra l’altro anche la candidatura di Lozano che rientrerà soltanto in extremis. Contro i granata centrocampo di battaglia e di qualità: con Anguissà, Lobotka e Zielinski. Ma per battere il Toro serve soprattutto il Tridente del gol, con Kvara, Simeone e Raspadori.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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29/09/2024 - 23:29

NAPOLI - Niente ciance, c’è aria da battaglia, in campo si va a denti stretti e con tutto il rispetto. Quello di sabato è un pomeriggio di fuoco. E’ una prova di forza con un solo denominatore e con unico intento. A farla breve il Toro va preso per le corna. Non esistono altre scelte e diverse soluzioni per far fuori la bellicosa, spavalda e ardita squadra granata, sicura di se stessa e rotta a qualsiasi impresa. Stavolta non si gioca di fioretto, stavolta gli azzurri di Spalletti dovranno guardare direttamente negli occhi gli avversari in un confronto anche e soprattutto fisico, oltre che di grande qualità, altrimenti non se ne esce da questo impiccio. Insomma c’è da fare la faccia feroce contro gente più che disponibile a metterla sul piano pratico questa disfida. Il Toro è fatto così, ha coraggio da vendere e non si tira mai indietro, una questione di orgoglio e di carattere conformata alla sapienza tecnico-tattica del condottiero granata Ivan Juric che tra l’altro recupera almeno un paio di giocatori importanti. Sul Toro ne sapremo di più domani direttamente da Luciano Spalletti, un istrione, l’allenatore filosofo che tra le righe fa emergere una indiscutibile capacità di disegnare la partita in netto anticipo sui tempi reali. Certo, parlerà delle problematiche legate alle partite internazionali di questi ultimi giorni e dei tempi di recupero legati ai viaggi di trasferimento e di ritorno alla base degli azzurri. Il lavoro più prezioso e particolare è rivolto in tutta fretta alla condizione non soltanto fisica, bensì soprattutto a quella mentale: si ritorna alla base ricomponendo nella testa in un attimo di tempo una realtà diversa in cui prevalgono sogni e aspirazioni di una città intera, di una tifoseria legatissima alla squadra e di un club che ha messo insieme un team di altissimo livello, apprezzato dal mondo intero per gioco e capacità. Del resto è meritatissimo il primato in classifica. Elogi e complimenti hanno sommerso gli azzurri, ma oggi come oggi si ricomincia daccapo, ripartendo da zero. E’ questa la raccomandazione di Spalletti rivolta all’intero spogliatoio, senza alcuna distinzione tra i ruoli e della relativa anzianità di servizio: insomma “tutti per uno e uno per tutti”, d’altronde tale è l’impostazione che è finora è emersa nelle partite giocate. Sul piano pratico il mister toscano dovrà vagliare con attenzione alcune scelte. Considera stimolante l’idea di spedire sul terreno di gioco un Tridente composto da Kvaratskhelia, Simeone e Raspadori, in attesa del recupero di Politano. Da valutare tra l’altro anche la candidatura di Lozano che rientrerà soltanto in extremis. Contro i granata centrocampo di battaglia e di qualità: con Anguissà, Lobotka e Zielinski. Ma per battere il Toro serve soprattutto il Tridente del gol, con Kvara, Simeone e Raspadori.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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