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MERCATO - Schira: "Ounahi al Marsiglia? Non voleva attendere il Napoli fino all'estate"
02.02.2023 13:56 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Nicolò Schira, giornalista esperto di calciomercato.

 

Quale è stato il colpo di questa sessione?
“Il migliore acquisto è stato anche l’unico di un certo costo. Parliamo di Ilic al Torino, un 2001 pagato 15 milioni dall’Hellas Verona, scuola Manchester City. Se consideriamo, poi, che la totalità delle transazioni di tutta la Serie A è pari a 31 milioni, comprendiamo che la metà sia stata spesa soltanto dai granata, chiaro segnale dell’impoverimento del nostro campionato. Con Juric può diventare giocatore vero, nonostante non abbia ancora dalla sua numeri importanti. Il tecnico granata ha ottime capacità nel facilitare la crescita dei suoi calciatori, basti pensare al percorso di Pessina”.

 

È stato il mercato dei ‘non-colpi’?
“E’ proprio così. I temi importanti, come Skriniar e Zaniolo, si sono conclusi in un nulla di fatto. Quella dello slovacco è stata una telenovela. Il Psg ha fatto offerte al ribasso, quasi ridicole azzarderei. I parigini si erano spinti siano ai dieci milioni, l’Inter era però decisa a raggiungere i venti. Ritengo, a tal riguardo, che i nerazzurri abbiano fatto la scelta giusta nel non cedere a gennaio il proprio difensore, dal momento che avrebbe acquisito una cifra irrisoria ed insufficiente per reinvestire nel reparto. Il tema Zaniolo, invece, è stato gestito in maniera completamente differente, una vera e propria polveriera”.

 

Responsabilità di Mourinho nelle tensioni con Zaniolo?
“Tutta la vicenda è stata gestita molto male. Il pugno duro dell’allenatore è comprensibile, in quanto rispecchia l’impostazione societaria. Tuttavia, se eccessivo, lo riterrei controproducente. Se il giocatore venisse messo fuori rosa, il suo valore rischierebbe di ridursi ulteriormente. Ciononostante, i tentativi di aggressione di cui abbiamo sentito sono ingiustificabili. Le contestazioni ed i fischi sono accettabili, quando però degenerano sono assolutamente inaccettabili. Sarà una questione che continuerà a tenere banco nelle prossime settimane, non escludo che possa essere reintegrato, come anche Karsdorp. D’altronde alla società converrebbe che tali calciatori giochino, e mantengano una certa valutazione”.

 

Cosa ha spinto Ounahi a Marsiglia?
“Il calciatore non aveva voglia di aspettare l’estate. Il Napoli avrebbe potuto contrattualizzarlo soltanto in estate, in virtù della indisponibilità dello slot per extra-comunitari. Fin quando la concorrenza era di club inglesi come Leicester e Leeds, gli azzurri potevano ritenersi preferibili. Il Marsiglia, però, può essere considerato forse il secondo club della Ligue 1, con una tifoseria calda e passionale. Ritengo, tuttavia, che gli azzurri non avessero una certa necessità nel coprire tale ruolo, soprattutto dopo il rinnovo di Lobotka”.

 

Pensieri sul passaggio di Aurelio dal Pontedera al Palermo?
“Il ragazzo è esploso definitivamente al Pontedera. Il Palermo è stato bravo a pescare un calciatore in ascesa, con l’intelligenza e la capacità che spesso manca ad alcuni dirigenti nelle operazioni di mercato. Le categorie inferiori ospitano tanti buoni prospetti, ma mancano il coraggio e le prospettive. Non escludo un suo approdo in Serie A”.

 

Mercato delle altre big?
“Il Milan avrebbe dovuto fare qualche operazione in porta. Non si è riusciti a completare l’acquisto di Sportiello, un peccato dato che Tatarusanu non sta offrendo garanzie. Un mercato, dunque, insufficiente per i rossoneri. L’Inter non ha fatto operazioni, nonostante il tormentone Skriniar e le operazioni principalmente riguardanti la primavera. La Lazio ha acquistato Luca Pellegrini, un ottimo colpo in prestito che rappresenta una opportunità anche per il ragazzo. La Juve, come sappiamo, è alle prese con altre vicende. Tuttavia, nel giro di terzini degli ultimi istanti di mercato, ci si aspettava che i bianconeri potessero riuscire a prelevare Cambiaso”.

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MERCATO - Schira: "Ounahi al Marsiglia? Non voleva attendere il Napoli fino all'estate"

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02/02/2024 - 13:56

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Nicolò Schira, giornalista esperto di calciomercato.

 

Quale è stato il colpo di questa sessione?
“Il migliore acquisto è stato anche l’unico di un certo costo. Parliamo di Ilic al Torino, un 2001 pagato 15 milioni dall’Hellas Verona, scuola Manchester City. Se consideriamo, poi, che la totalità delle transazioni di tutta la Serie A è pari a 31 milioni, comprendiamo che la metà sia stata spesa soltanto dai granata, chiaro segnale dell’impoverimento del nostro campionato. Con Juric può diventare giocatore vero, nonostante non abbia ancora dalla sua numeri importanti. Il tecnico granata ha ottime capacità nel facilitare la crescita dei suoi calciatori, basti pensare al percorso di Pessina”.

 

È stato il mercato dei ‘non-colpi’?
“E’ proprio così. I temi importanti, come Skriniar e Zaniolo, si sono conclusi in un nulla di fatto. Quella dello slovacco è stata una telenovela. Il Psg ha fatto offerte al ribasso, quasi ridicole azzarderei. I parigini si erano spinti siano ai dieci milioni, l’Inter era però decisa a raggiungere i venti. Ritengo, a tal riguardo, che i nerazzurri abbiano fatto la scelta giusta nel non cedere a gennaio il proprio difensore, dal momento che avrebbe acquisito una cifra irrisoria ed insufficiente per reinvestire nel reparto. Il tema Zaniolo, invece, è stato gestito in maniera completamente differente, una vera e propria polveriera”.

 

Responsabilità di Mourinho nelle tensioni con Zaniolo?
“Tutta la vicenda è stata gestita molto male. Il pugno duro dell’allenatore è comprensibile, in quanto rispecchia l’impostazione societaria. Tuttavia, se eccessivo, lo riterrei controproducente. Se il giocatore venisse messo fuori rosa, il suo valore rischierebbe di ridursi ulteriormente. Ciononostante, i tentativi di aggressione di cui abbiamo sentito sono ingiustificabili. Le contestazioni ed i fischi sono accettabili, quando però degenerano sono assolutamente inaccettabili. Sarà una questione che continuerà a tenere banco nelle prossime settimane, non escludo che possa essere reintegrato, come anche Karsdorp. D’altronde alla società converrebbe che tali calciatori giochino, e mantengano una certa valutazione”.

 

Cosa ha spinto Ounahi a Marsiglia?
“Il calciatore non aveva voglia di aspettare l’estate. Il Napoli avrebbe potuto contrattualizzarlo soltanto in estate, in virtù della indisponibilità dello slot per extra-comunitari. Fin quando la concorrenza era di club inglesi come Leicester e Leeds, gli azzurri potevano ritenersi preferibili. Il Marsiglia, però, può essere considerato forse il secondo club della Ligue 1, con una tifoseria calda e passionale. Ritengo, tuttavia, che gli azzurri non avessero una certa necessità nel coprire tale ruolo, soprattutto dopo il rinnovo di Lobotka”.

 

Pensieri sul passaggio di Aurelio dal Pontedera al Palermo?
“Il ragazzo è esploso definitivamente al Pontedera. Il Palermo è stato bravo a pescare un calciatore in ascesa, con l’intelligenza e la capacità che spesso manca ad alcuni dirigenti nelle operazioni di mercato. Le categorie inferiori ospitano tanti buoni prospetti, ma mancano il coraggio e le prospettive. Non escludo un suo approdo in Serie A”.

 

Mercato delle altre big?
“Il Milan avrebbe dovuto fare qualche operazione in porta. Non si è riusciti a completare l’acquisto di Sportiello, un peccato dato che Tatarusanu non sta offrendo garanzie. Un mercato, dunque, insufficiente per i rossoneri. L’Inter non ha fatto operazioni, nonostante il tormentone Skriniar e le operazioni principalmente riguardanti la primavera. La Lazio ha acquistato Luca Pellegrini, un ottimo colpo in prestito che rappresenta una opportunità anche per il ragazzo. La Juve, come sappiamo, è alle prese con altre vicende. Tuttavia, nel giro di terzini degli ultimi istanti di mercato, ci si aspettava che i bianconeri potessero riuscire a prelevare Cambiaso”.