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FOCUS NM - Napoli, dalla freddezza di Kvara al salto spaziale di Osimhen: i 5 spunti del match
06.02.2023 19:01 di Napoli Magazine

NAPOLI - Spezia-Napoli (0-3): dalla freddezza di Kvaratskhelia al salto spaziale di Osimhen: ecco i 5 spunti del match.

 

- Dopo un primo tempo difficile, in cui il Napoli ha faticato a creare occasioni nitide da gol contro uno Spezia accorto ed organizzato, segnare un rigore ad inizio ripresa (in un ambiente del tutto ostile) non era affatto semplice. Kvaratskhelia, però, ha dimostrato una grande freddezza ed ha dato un segnale anche a Spalletti: il rigorista, in un anno in cui di dubbi ce ne sono stati diversi, può e deve essere lui. Tanti altri momenti importanti arriveranno da qui alla fine della stagione, affidarsi al 77 non sembra essere affatto una cattiva idea.

 

- Difficile dire se sia il migliore nel suo ruolo al momento, ma senza ombra di dubbio Lobotka in questo momento è tra i primi 5 registi al mondo. Per come vede la giocata prima degli altri, per i ritmi che riesce ad imporre ai compagni e non solo, per gli strappi palla al piede non appena si crea uno spazio, per le sterzate che mandano a vuoto la pressione avversaria, ma soprattutto per la straordinaria capacità di fare sempre la cosa giusta nel momento giusto. Una stagione vicina alla perfezione, chi lo avrebbe mai detto due anni fa.

 

- Onore a Politano, il quale ha dimostrato di che pasta è fatto questo gruppo azzurro. Aveva giocato pochissimo nelle ultime due partite, eppure è entrato ed ha subito inciso nel secondo tempo del Picco. Ha infatti messo in difficoltà Reca "procurandosi" il rigore e poi ha permesso alla squadra di aumentare la velocità del proprio palleggio mandando così in confusione la difesa  dei liguri che per quasi 50 minuti si era espressa ad alti livelli. Non è la prima volta e non sarà l'ultima in cui il Napoli vince una partita anche grazie ai cambi, la rosa è profondissima. Il segreto però è la disponibilità di ogni singolo calciatore, tutti sanno quello che devono fare.

 

- Risulta ormai quasi scontato e banale sottolinearlo, ma la continuità di rendimento di capitan Di Lorenzo è un qualcosa di incredibile. Non sbaglia una partita da mesi e mesi, è sempre attento in fase difensiva, accompagna la manovra offensiva con intelligenza e costanza e, cosa fondamentale, sta diventando sempre più un leader anche emotivo di questa squadra da quando indossa la fascia. Fino al 2017 giocava nel Matera, ricordiamolo, ma nel frattempo è diventato campione d'Europa con l'Italia da titolare ed ha saltato pochissime partite col Napoli. Sempre presente, sempre affidabile. Giovanni Di Lorenzo è sinonimo di garanzia.

 

- Chiudiamo ovviamente con il volo spaziale di Osimhen, più di un semplice centravanti ora come ora. I numeri sono stratosferici (16 gol in 17 presenze in Serie A), ma più di quelli sorprende la sua capacità di incidere in ogni partita anche quando meno te lo aspetti. Diciamolo, stranamente non aveva brillato fino al 68' contro lo Spezia. Eppure, dato il momento di massima fiducia, ha trovato la forza ed il tempo per spiccare il volo e trasformare in gol un banalissimo campanile che in area diventa preda del portiere o dei difensori 9 volte su 10. Gli errori dei liguri sono evidenti, d'accordo, ma quello stacco non è normale. Non lo è affatto. Il 9 è destinato a scrivere la storia di questo club, è evidente, ma di questo ne riparleremo tra qualche mese. Tempo al tempo...

 

Simone Santacroce

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - Napoli, dalla freddezza di Kvara al salto spaziale di Osimhen: i 5 spunti del match

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06/02/2024 - 19:01

NAPOLI - Spezia-Napoli (0-3): dalla freddezza di Kvaratskhelia al salto spaziale di Osimhen: ecco i 5 spunti del match.

 

- Dopo un primo tempo difficile, in cui il Napoli ha faticato a creare occasioni nitide da gol contro uno Spezia accorto ed organizzato, segnare un rigore ad inizio ripresa (in un ambiente del tutto ostile) non era affatto semplice. Kvaratskhelia, però, ha dimostrato una grande freddezza ed ha dato un segnale anche a Spalletti: il rigorista, in un anno in cui di dubbi ce ne sono stati diversi, può e deve essere lui. Tanti altri momenti importanti arriveranno da qui alla fine della stagione, affidarsi al 77 non sembra essere affatto una cattiva idea.

 

- Difficile dire se sia il migliore nel suo ruolo al momento, ma senza ombra di dubbio Lobotka in questo momento è tra i primi 5 registi al mondo. Per come vede la giocata prima degli altri, per i ritmi che riesce ad imporre ai compagni e non solo, per gli strappi palla al piede non appena si crea uno spazio, per le sterzate che mandano a vuoto la pressione avversaria, ma soprattutto per la straordinaria capacità di fare sempre la cosa giusta nel momento giusto. Una stagione vicina alla perfezione, chi lo avrebbe mai detto due anni fa.

 

- Onore a Politano, il quale ha dimostrato di che pasta è fatto questo gruppo azzurro. Aveva giocato pochissimo nelle ultime due partite, eppure è entrato ed ha subito inciso nel secondo tempo del Picco. Ha infatti messo in difficoltà Reca "procurandosi" il rigore e poi ha permesso alla squadra di aumentare la velocità del proprio palleggio mandando così in confusione la difesa  dei liguri che per quasi 50 minuti si era espressa ad alti livelli. Non è la prima volta e non sarà l'ultima in cui il Napoli vince una partita anche grazie ai cambi, la rosa è profondissima. Il segreto però è la disponibilità di ogni singolo calciatore, tutti sanno quello che devono fare.

 

- Risulta ormai quasi scontato e banale sottolinearlo, ma la continuità di rendimento di capitan Di Lorenzo è un qualcosa di incredibile. Non sbaglia una partita da mesi e mesi, è sempre attento in fase difensiva, accompagna la manovra offensiva con intelligenza e costanza e, cosa fondamentale, sta diventando sempre più un leader anche emotivo di questa squadra da quando indossa la fascia. Fino al 2017 giocava nel Matera, ricordiamolo, ma nel frattempo è diventato campione d'Europa con l'Italia da titolare ed ha saltato pochissime partite col Napoli. Sempre presente, sempre affidabile. Giovanni Di Lorenzo è sinonimo di garanzia.

 

- Chiudiamo ovviamente con il volo spaziale di Osimhen, più di un semplice centravanti ora come ora. I numeri sono stratosferici (16 gol in 17 presenze in Serie A), ma più di quelli sorprende la sua capacità di incidere in ogni partita anche quando meno te lo aspetti. Diciamolo, stranamente non aveva brillato fino al 68' contro lo Spezia. Eppure, dato il momento di massima fiducia, ha trovato la forza ed il tempo per spiccare il volo e trasformare in gol un banalissimo campanile che in area diventa preda del portiere o dei difensori 9 volte su 10. Gli errori dei liguri sono evidenti, d'accordo, ma quello stacco non è normale. Non lo è affatto. Il 9 è destinato a scrivere la storia di questo club, è evidente, ma di questo ne riparleremo tra qualche mese. Tempo al tempo...

 

Simone Santacroce

 

Napoli Magazine

 

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