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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli tra promesse e giuramenti"
09.01.2022 15:02 di Napoli Magazine

NAPOLI - Polso fermo e nervi saldi: dopo tre sconfitte una dopo l’altra a Fuorigrotta, c’è un solo imperativo che pervade la squadra del cuore, vincere, senza discussioni, senza se e senza ma. Il rilancio di Torino rimette il Napoli sulla rampa di lancio, scrutando nell’immediato futuro verso quale direzione si proietteranno gli azzurri: non esistono limiti ai disegni della provvidenza calcistica che sta riaprendo le porte di Casa Napoli, dopo tutti i guai accusati e che si cercano di smaltire, in un modo o nell’altro. Pandemia, Coppa d’Africa, infortuni e malasorte, va tutto messo da parte attraverso una nuova convinzione maturata all’Alliance contro Madama la Juve. “Il Napoli è forte e vincerà”, è un coro che si è innalzato tra gli azzurri contenti, felici e soddisfatti, sensazioni condite però con un po’ di rammarico per un pari che poteva trasformarsi in un autentico trionfo. Il rilancio comunque c’è e bisogna percorrere questa strada per recuperare punti perduti e qualche posizione di spessore maggiore e di superiore autorevolezza. Su questa strada c’è la Sampdoria, squadra piuttosto quadrata e anche difficile, reduce tra l’altro di un capitombolo inaspettato contro il Cagliari: si era ripresa la Samp riaggiustando la sua classifica che ora si è di nuovo complicata. Non c’è Candreva, il giocatore più in forma, c’è Gabbiadini e ci sarà anche Quagliarella, si immagina. C’è da temere i blucerchiati? Rispetto sì, ma non più di tanto giacchè questo nuovo Napoli ha magicamente e inaspettatamente ritrovato se stesso nel fisico, nel morale e in un ammirevole gioco che appena tre giorni fa ha fatto venire il mal di capo alla Juve. Insomma si volta pagina a tutti i livelli e ne sono convinti soprattutto i protagonisti che nei loro commenti e nei loro propositi negli ultimissimi giorni sbandierano sogni e progetti, alimentati dalla voglia un po’ guascone di rialzare in Napoli sugli altari: “Siamo la squadra che tremare il mondo fa…”, incalzano gli azzurri caricati dai complimenti di tutti gli addetti ai lavori dopo la super-prestazione di Torino. C’è anche chi pronostica il Napoli in una lunga parallela rincorsa insieme con il Milan, sulla scia dell’Inter. Di cosa ha bisogno il Napoli per alimentare un sogno eventualmente da riesplorare? Poche chiacchiere e molti fatti, restando soprattutto con i piedi per terra: ecco, ci vuole continuità, ciò che purtroppo è mancata nella storia della squadra azzurra. E’ capitata spesso la frenata proprio quando ci si aspettava addirittura delle fulminanti accelerate, necessarie per farsi largo. Sarà ancora così, o si cambierà metodo, sistema e mentalità per rendere forte e imprendibile la squadra del cuore? Promesse e giuramenti, che nessuno si tiri più indietro anche difronte ad avversari che si batteranno alla morte e che faranno di tutto per garantire un risultato a qualsiasi costo, chiudendosi lì dietro come farà anche la Sampdoria a Fuorigrotta: gioca in verticale ed è veloce nelle ripartenze, bisogna stare attenti perché può far male come chiunque. Stavolta però senza scampo.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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09/01/2024 - 15:02

NAPOLI - Polso fermo e nervi saldi: dopo tre sconfitte una dopo l’altra a Fuorigrotta, c’è un solo imperativo che pervade la squadra del cuore, vincere, senza discussioni, senza se e senza ma. Il rilancio di Torino rimette il Napoli sulla rampa di lancio, scrutando nell’immediato futuro verso quale direzione si proietteranno gli azzurri: non esistono limiti ai disegni della provvidenza calcistica che sta riaprendo le porte di Casa Napoli, dopo tutti i guai accusati e che si cercano di smaltire, in un modo o nell’altro. Pandemia, Coppa d’Africa, infortuni e malasorte, va tutto messo da parte attraverso una nuova convinzione maturata all’Alliance contro Madama la Juve. “Il Napoli è forte e vincerà”, è un coro che si è innalzato tra gli azzurri contenti, felici e soddisfatti, sensazioni condite però con un po’ di rammarico per un pari che poteva trasformarsi in un autentico trionfo. Il rilancio comunque c’è e bisogna percorrere questa strada per recuperare punti perduti e qualche posizione di spessore maggiore e di superiore autorevolezza. Su questa strada c’è la Sampdoria, squadra piuttosto quadrata e anche difficile, reduce tra l’altro di un capitombolo inaspettato contro il Cagliari: si era ripresa la Samp riaggiustando la sua classifica che ora si è di nuovo complicata. Non c’è Candreva, il giocatore più in forma, c’è Gabbiadini e ci sarà anche Quagliarella, si immagina. C’è da temere i blucerchiati? Rispetto sì, ma non più di tanto giacchè questo nuovo Napoli ha magicamente e inaspettatamente ritrovato se stesso nel fisico, nel morale e in un ammirevole gioco che appena tre giorni fa ha fatto venire il mal di capo alla Juve. Insomma si volta pagina a tutti i livelli e ne sono convinti soprattutto i protagonisti che nei loro commenti e nei loro propositi negli ultimissimi giorni sbandierano sogni e progetti, alimentati dalla voglia un po’ guascone di rialzare in Napoli sugli altari: “Siamo la squadra che tremare il mondo fa…”, incalzano gli azzurri caricati dai complimenti di tutti gli addetti ai lavori dopo la super-prestazione di Torino. C’è anche chi pronostica il Napoli in una lunga parallela rincorsa insieme con il Milan, sulla scia dell’Inter. Di cosa ha bisogno il Napoli per alimentare un sogno eventualmente da riesplorare? Poche chiacchiere e molti fatti, restando soprattutto con i piedi per terra: ecco, ci vuole continuità, ciò che purtroppo è mancata nella storia della squadra azzurra. E’ capitata spesso la frenata proprio quando ci si aspettava addirittura delle fulminanti accelerate, necessarie per farsi largo. Sarà ancora così, o si cambierà metodo, sistema e mentalità per rendere forte e imprendibile la squadra del cuore? Promesse e giuramenti, che nessuno si tiri più indietro anche difronte ad avversari che si batteranno alla morte e che faranno di tutto per garantire un risultato a qualsiasi costo, chiudendosi lì dietro come farà anche la Sampdoria a Fuorigrotta: gioca in verticale ed è veloce nelle ripartenze, bisogna stare attenti perché può far male come chiunque. Stavolta però senza scampo.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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