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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, fuga per la vittoria"
08.11.2022 15:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Fuga per la vittoria. Certa la fuga, probabile la vittoria, con tanto di rito apotropaico da celebrare. Più per gli occhi secchi - l'uocchie sicche so' peggio d ''e scuppettate - che per quanto dica la realtà che racconta di primati d'eccellenza: l'anello di vittorie consecutive, il numero dei gol fatti, il re dei bomber del campionato, l'accesso da primi della classe agli ottavi di Champions che ha consentito un sorteggio più che favorevole, l'incrocio con i tedeschi poco germanici dell'Eintracht di Francoforte, con vista sui quarti di nobiltà. Il successo in quel di Bergamo, Alta o Bassa non fa differenza, l'annovero tra i capolavori del Ciuccio in questo suo avvio travolgente. Perché la Dea senza coppe era fresca e tosta e vogliosa di stupire. Perché era passata in vantaggio. Perché gli spallettiani l'hanno raggiunta in una manciata di minuti. Perché l'hanno superata in tromba. Perché l'hanno costretta a non praticare il solito gioco arrembante con continui cambi di fronte. Perché è stato uno spasso - essì che in questi casi mi diverto - ascoltare quel simpaticone del Gasp cianciare di sconfitta immeritata. Avrà visto un'altra partita, mister Gasp, dalla sua impertinente area tecnica. O forse non avrà capito, non si sarà reso conto, che se la sua Dea era stata denudata del peplo c'era una ragione, davanti agli occhi di tutti. In parole povere: battuto dalla strategìa adottata dal filosofo di Certaldo studioso di Schopenhauer. Avesse detto mister Gasp: che jella quella traversa fantozziana, avremmo convenuto. Ma per tutto il resto,nisba mister Gasp. La sua Dea senza peplo s'è ritrovata nuda e scossa senza poter resistere alla soverchiante bellezza di chi le stava davanti. Nel giorno della forzata assenza del ragazzo d'oro venuto dall'Est, Kvara, il Napoli ha dimostrato di poter fare a meno di chiunque e questa è la prerogativa delle grandi squadre. Oddio, merito anche di chi l'ha costruito questo meraviglioso giocattolo aazzurro. Non so quante altre compagini, tra quelle di casa nostra e quelle dell'Europa tutta, possano beneficiare dell'uno più uno uguale a uno, cioè di due giocatori più che eccelsi per ogni ruolo. E mentre ci beavamo delle cavalcate alla Best-Boniek - classe più potenza - del georgiano delle meraviglie, mentre ammiravamo le geometrie euclidee di Lobotka, mentre ci stupivamo di Kim il coreano - Koulibaly, chi era costui! - mentre osservavamo la tecnica di Raspadori e i gol lampo di Simeone, quasi c'eravamo dimenticati di Zolla Gialla. O meglio: aspettavamo che l'Uomo in Maschera si unisse alla comitiva e che decidesse di recitare la parte del leader della combriccola. Ed eccolo il nigeriano sbracciante, il centravanti alla Bolt, prendersi la scena per la dannazione dei difensori che sono costretti a marcarlo. Prima della sosta per il campionato mondiale più folle del mondo di scena al Maradona Empoli ed Udinese. Metto in conto 6 punti, se così sarà si metteranno alle spalle altri chilometri per la fuga. Fuga per la vittoria, ma sì.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, fuga per la vittoria"

di Napoli Magazine

08/11/2024 - 15:00

NAPOLI - Fuga per la vittoria. Certa la fuga, probabile la vittoria, con tanto di rito apotropaico da celebrare. Più per gli occhi secchi - l'uocchie sicche so' peggio d ''e scuppettate - che per quanto dica la realtà che racconta di primati d'eccellenza: l'anello di vittorie consecutive, il numero dei gol fatti, il re dei bomber del campionato, l'accesso da primi della classe agli ottavi di Champions che ha consentito un sorteggio più che favorevole, l'incrocio con i tedeschi poco germanici dell'Eintracht di Francoforte, con vista sui quarti di nobiltà. Il successo in quel di Bergamo, Alta o Bassa non fa differenza, l'annovero tra i capolavori del Ciuccio in questo suo avvio travolgente. Perché la Dea senza coppe era fresca e tosta e vogliosa di stupire. Perché era passata in vantaggio. Perché gli spallettiani l'hanno raggiunta in una manciata di minuti. Perché l'hanno superata in tromba. Perché l'hanno costretta a non praticare il solito gioco arrembante con continui cambi di fronte. Perché è stato uno spasso - essì che in questi casi mi diverto - ascoltare quel simpaticone del Gasp cianciare di sconfitta immeritata. Avrà visto un'altra partita, mister Gasp, dalla sua impertinente area tecnica. O forse non avrà capito, non si sarà reso conto, che se la sua Dea era stata denudata del peplo c'era una ragione, davanti agli occhi di tutti. In parole povere: battuto dalla strategìa adottata dal filosofo di Certaldo studioso di Schopenhauer. Avesse detto mister Gasp: che jella quella traversa fantozziana, avremmo convenuto. Ma per tutto il resto,nisba mister Gasp. La sua Dea senza peplo s'è ritrovata nuda e scossa senza poter resistere alla soverchiante bellezza di chi le stava davanti. Nel giorno della forzata assenza del ragazzo d'oro venuto dall'Est, Kvara, il Napoli ha dimostrato di poter fare a meno di chiunque e questa è la prerogativa delle grandi squadre. Oddio, merito anche di chi l'ha costruito questo meraviglioso giocattolo aazzurro. Non so quante altre compagini, tra quelle di casa nostra e quelle dell'Europa tutta, possano beneficiare dell'uno più uno uguale a uno, cioè di due giocatori più che eccelsi per ogni ruolo. E mentre ci beavamo delle cavalcate alla Best-Boniek - classe più potenza - del georgiano delle meraviglie, mentre ammiravamo le geometrie euclidee di Lobotka, mentre ci stupivamo di Kim il coreano - Koulibaly, chi era costui! - mentre osservavamo la tecnica di Raspadori e i gol lampo di Simeone, quasi c'eravamo dimenticati di Zolla Gialla. O meglio: aspettavamo che l'Uomo in Maschera si unisse alla comitiva e che decidesse di recitare la parte del leader della combriccola. Ed eccolo il nigeriano sbracciante, il centravanti alla Bolt, prendersi la scena per la dannazione dei difensori che sono costretti a marcarlo. Prima della sosta per il campionato mondiale più folle del mondo di scena al Maradona Empoli ed Udinese. Metto in conto 6 punti, se così sarà si metteranno alle spalle altri chilometri per la fuga. Fuga per la vittoria, ma sì.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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