L'Angolo
IL CAPITANO - Di Lorenzo: "Scudetto? Abbiamo una grandissima opportunità, stiamo facendo qualcosa di eccezionale, felice di essere il capitano di questa squadra, sullo Spezia..."
03.02.2023 19:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Giovanni Di Lorenzo, terzino e capitano del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A.

 

Giovanni, ti immaginavi un giorne di andata così positivo? Da fuori avete sorpreso tutti, nessuno aveva mai chiuso a +12 sulla seconda dopo le prime 19 giornate. Come vivete questo momento all`interno dello spogliatoio?

"Immaginare una prima parte di stagione così era veramente difficile, stiamo facendo qualcosa di eccezionale, raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo svolto in estate, durante il ritiro, e che continuiamo a svolgere quotidianamente. Nello spogliatoio si é respirata da subito un`atmosfera molto bella con tanti giovani che hanno voglia di poter dimostrare di far parte di questa squadra dopo un`estate particolare con diverse partenze importanti. La consapevolezza di poter fare bene é nata partita dopo partita, ora sta a noi continuare così".

 

Cosa vuol dire per te indossare la fascia di capitano?

"Essere il capitano è qualcosa che mi riempie di orgoglio e di responsabilità: quando il mister ha deciso di darmi la fascia sono stato contento e ancora di più per l’approvazione degli altri compagni a cui toccava forse più di me, penso magari a Meret, Zielinski o anche Fabián Ruiz a inizio stagione. Ricevere tanti attestati di stima mi ha reso felice. È un compito importante e difficile, cerco di meritarmi la fascia ogni giorno per rappresentare al meglio questo splendido spogliatoio"

 

Sei legatissimo al Napoli, hai chiamato  tua figlia "Azzurra"!

"Si, era un nome che ci è sempre piaciuto e che poi ha avuto un significato particolare per me e la mia compagna. L’azzurro, l’anno in cui è nata mia figlia, è stato dominante nella nostra vita: sono passato dall`Empoli al Napoli e poi ho ricevuto la mia prima convocazione in Nazionale. Azzurra è la gioia della mia vita, ora è in arrivo una sorellina, siamo felicissimi...".

 

Quanto ti ha cambiato Napoli?

"Sono cresciuto tanto qui, come calciatore e come persona: sono stato molto fortunato ad avere grandi allenatori come Ancelotti, Gattuso e Spalletti e grandi compagni di squadra. Da tutti ho appreso tante cose che mi hanno fatto crescere, sia dentro che fuori dal campo".

 

È vero che da piccolo giocavi attaccante e il tuo soprannome era Batigol?

"Come tutti i bambini sognavo di fare gol, per quello ho iniziato da attaccante e da lì è nato quel soprannome, perché, modestamente, segnavo sempre (ride). Poi piano piano il mio raggio di azione si è spostato all`indietro, ma sono felicissimo così!"

 

I gol comunque non te li fai mancare nemmeno ora... Con la Salernitana ci hai messo lo zampino...

"Si sono molto contento, il gol mi mancava un po’! Ma la cosa più importante è aver conquistato la vittoria su un campo difficile come quello di Salerno, tra l`altro in un derby".

 

Quando hai capito che saresti potuto diventare un calciatore?

"Ho sempre avuto la passione per il calcio e il sogno di diventare un calciatore professionista. Quel sogno, con il passare del tempo, è diventato un obiettivo e poi una realtà. Sono felice di questo percorso e me lo sto godendo, senza mollare mai!"

 

Giochi indietro, ma spesso ti ritroviamo anche in attacco. A parte il gol contro la Salernitana, anche contro la Juventus l`assist per il quinto gol di Elmas lo hai fatto tu...

"Si è una cosa su cui lavoriamo molto in allenamento, l`alternanza di posizioni non dà punti di riferimento agli avversari. Negli ultimi anni il ruolo del terzino è cambiato molto e si cercano sempre più soluzioni per mettere in difficoltà chi ci sta davanti. Il calcio è in evoluzione e il mister è bravissimo a trovare nuovi spunti e nuove idee per metterci sempre nelle condizioni di esprimerci al meglio".

 

E Vedendovi giocare questa cosa si nota parecchio...

"In questi due anni siamo cresciuti molto nella gestione della partita, del pallone e dell’atteggiamento. A questo aggiungiamo un po’ di spensieratezza e l’entusiasmo che si è creato dopo gli ultimi risultati. Siamo contenti e dobbiamo continuare così!".

 

Anche il pubblico contribuisce a creare questa fantastica alchimia?

"Quest`anno più che mai il `Maradona` ci sta dando una mano enorme. Si percepisce la passione dei tifosi che ci spinge a fare il massimo in ogni partita, è un po` come se si potesse toccare. Possiamo solo ringraziarli. E poi mi sono accorto che l’umore della città dipende dal nostro risultato e questo ci dà una responsabilità e uno stimolo ancora più grande".

 

Insomma i tifosi, ma non solo loro, si aspettano tantissimo da voi...

"Sarei falso a dire che non abbiamo una grandissima opportunità quest’anno, ma manca tantissimo e non dobbiamo mollare di un centimetro. Dobbiamo stare concentrati solo sul lavoro che è la cosa che ci ha permesso di essere primi in classifica a questo punto del campionato".

 

Domenica affronterete lo Spezia in trasferta. Che partita ti aspetti?

"Lo Spezia sta facendo bene: ci ricordiamo ancora la partita dell’andata, molto difficile, in cui siamo riusciti a segnare solo alla fine".

 

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IL CAPITANO - Di Lorenzo: "Scudetto? Abbiamo una grandissima opportunità, stiamo facendo qualcosa di eccezionale, felice di essere il capitano di questa squadra, sullo Spezia..."

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03/02/2024 - 19:30

NAPOLI - Giovanni Di Lorenzo, terzino e capitano del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A.

 

Giovanni, ti immaginavi un giorne di andata così positivo? Da fuori avete sorpreso tutti, nessuno aveva mai chiuso a +12 sulla seconda dopo le prime 19 giornate. Come vivete questo momento all`interno dello spogliatoio?

"Immaginare una prima parte di stagione così era veramente difficile, stiamo facendo qualcosa di eccezionale, raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo svolto in estate, durante il ritiro, e che continuiamo a svolgere quotidianamente. Nello spogliatoio si é respirata da subito un`atmosfera molto bella con tanti giovani che hanno voglia di poter dimostrare di far parte di questa squadra dopo un`estate particolare con diverse partenze importanti. La consapevolezza di poter fare bene é nata partita dopo partita, ora sta a noi continuare così".

 

Cosa vuol dire per te indossare la fascia di capitano?

"Essere il capitano è qualcosa che mi riempie di orgoglio e di responsabilità: quando il mister ha deciso di darmi la fascia sono stato contento e ancora di più per l’approvazione degli altri compagni a cui toccava forse più di me, penso magari a Meret, Zielinski o anche Fabián Ruiz a inizio stagione. Ricevere tanti attestati di stima mi ha reso felice. È un compito importante e difficile, cerco di meritarmi la fascia ogni giorno per rappresentare al meglio questo splendido spogliatoio"

 

Sei legatissimo al Napoli, hai chiamato  tua figlia "Azzurra"!

"Si, era un nome che ci è sempre piaciuto e che poi ha avuto un significato particolare per me e la mia compagna. L’azzurro, l’anno in cui è nata mia figlia, è stato dominante nella nostra vita: sono passato dall`Empoli al Napoli e poi ho ricevuto la mia prima convocazione in Nazionale. Azzurra è la gioia della mia vita, ora è in arrivo una sorellina, siamo felicissimi...".

 

Quanto ti ha cambiato Napoli?

"Sono cresciuto tanto qui, come calciatore e come persona: sono stato molto fortunato ad avere grandi allenatori come Ancelotti, Gattuso e Spalletti e grandi compagni di squadra. Da tutti ho appreso tante cose che mi hanno fatto crescere, sia dentro che fuori dal campo".

 

È vero che da piccolo giocavi attaccante e il tuo soprannome era Batigol?

"Come tutti i bambini sognavo di fare gol, per quello ho iniziato da attaccante e da lì è nato quel soprannome, perché, modestamente, segnavo sempre (ride). Poi piano piano il mio raggio di azione si è spostato all`indietro, ma sono felicissimo così!"

 

I gol comunque non te li fai mancare nemmeno ora... Con la Salernitana ci hai messo lo zampino...

"Si sono molto contento, il gol mi mancava un po’! Ma la cosa più importante è aver conquistato la vittoria su un campo difficile come quello di Salerno, tra l`altro in un derby".

 

Quando hai capito che saresti potuto diventare un calciatore?

"Ho sempre avuto la passione per il calcio e il sogno di diventare un calciatore professionista. Quel sogno, con il passare del tempo, è diventato un obiettivo e poi una realtà. Sono felice di questo percorso e me lo sto godendo, senza mollare mai!"

 

Giochi indietro, ma spesso ti ritroviamo anche in attacco. A parte il gol contro la Salernitana, anche contro la Juventus l`assist per il quinto gol di Elmas lo hai fatto tu...

"Si è una cosa su cui lavoriamo molto in allenamento, l`alternanza di posizioni non dà punti di riferimento agli avversari. Negli ultimi anni il ruolo del terzino è cambiato molto e si cercano sempre più soluzioni per mettere in difficoltà chi ci sta davanti. Il calcio è in evoluzione e il mister è bravissimo a trovare nuovi spunti e nuove idee per metterci sempre nelle condizioni di esprimerci al meglio".

 

E Vedendovi giocare questa cosa si nota parecchio...

"In questi due anni siamo cresciuti molto nella gestione della partita, del pallone e dell’atteggiamento. A questo aggiungiamo un po’ di spensieratezza e l’entusiasmo che si è creato dopo gli ultimi risultati. Siamo contenti e dobbiamo continuare così!".

 

Anche il pubblico contribuisce a creare questa fantastica alchimia?

"Quest`anno più che mai il `Maradona` ci sta dando una mano enorme. Si percepisce la passione dei tifosi che ci spinge a fare il massimo in ogni partita, è un po` come se si potesse toccare. Possiamo solo ringraziarli. E poi mi sono accorto che l’umore della città dipende dal nostro risultato e questo ci dà una responsabilità e uno stimolo ancora più grande".

 

Insomma i tifosi, ma non solo loro, si aspettano tantissimo da voi...

"Sarei falso a dire che non abbiamo una grandissima opportunità quest’anno, ma manca tantissimo e non dobbiamo mollare di un centimetro. Dobbiamo stare concentrati solo sul lavoro che è la cosa che ci ha permesso di essere primi in classifica a questo punto del campionato".

 

Domenica affronterete lo Spezia in trasferta. Che partita ti aspetti?

"Lo Spezia sta facendo bene: ci ricordiamo ancora la partita dell’andata, molto difficile, in cui siamo riusciti a segnare solo alla fine".