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SKY - ADL: "Inaccettabile che gli altri siano più brillanti di noi, mai pensato di cambiare Spalletti, Dries Mertens? Perchè dovrebbe andar via?! Su Insigne, Koulibaly, Traorè..."
27.04.2022 16:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, direttamente da Castel Volturno ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport: "Sono venuto dopo 8 mesi non di assenza ma di silenzio, anche se con Spalletti mi sentivo quasi quotidianamente. Un conto è sentirsi, un altro è sentirsi tutti quanti insieme. Ieri allora sono arrivato e ho voluto fare un'ora di conversazione con tutto lo staff, con Spalletti e con tutto il reparto medico. Ho detto che così non si va da nessuna parte. Dopo il ritiro siamo arrivati come la Ferrari più veloce del mondo, 10 vittorie e un pareggio, ma non è pensabile avere adesso tutte questa sconfitte al Maradona. Uno scherzando può pensare che San Paolo sia inquietato e anche Maradona dall'altra parte abbia detto: 'Avete anche scomodato il mio nome'. Allora io scherzando ho detto ai ragazzi: 'Vi devo far sostituire da San Gennaro? L'altro giorno sono diventato tutto rosso, tanto che mia moglie si è preoccupata, con un'inquietudine che montava. Da qui l'idea del ritiro, che però appartiene ad un mondo calcistico arcaico, meglio incontrarsi e magari dinanzi ad un buon piatto ed au bicchiere di buon vino ci possiamo chiarire. 'Cosa c’è che non va?'. E l’abbiamo fatto ieri. C’erano 4 tavoli di calciatori, ad ogni tavolo mi sono seduto, ci siamo scambiati idee, verifiche, e poi siamo andati a letto. Domani faremo lo stesso. Ho voluto fare un discorso distensivo al corpo allenante e al corpo medico, c’è bisogno che in questi giorni corriamo, tutti insieme, ci alleniamo, io vedo che quasi quasi le squadre che affrontiamo sembrano più preparate e brillanti di noi e questo non si può accettare. Il Milan spende 96 milioni di stipendi, noi ne spendiamo 136. Da questa chiacchierata cordiale, molto rispettosa, è venuta fuori una mano tesa da entrambe le parti. Ci restano ancora quattro partite da giocare e ci servono quattro punti. All'inizio della stagione nessuno ha parlato di Scudetto, Europa League o Coppa Italia. Il nostro obiettivo è tornare in Champions League perché tra Covid e acquisti pre e durante la pandemia siamo fuori di 220 milioni. Spalletti? Ha un biennale con opzione da parte nostra per un terzo anno, non ho mai pensato a una sostituzione. Mertens? Uno che viene da fuori come Dries e vive a Palazzo Don Anna e vede da un lato Capri e dall'altro il Vesuvio perché dovrebbe andare via? Ha chiamato suo figlio Ciro, adesso deve dimostrare se vuole rimanere. Gli ho detto 'Ciro, che dobbiamo fare: vuoi restare? La palla in mano ce l'hai te, dipende da te'. E lui mi ha risposto col sorriso che ha da grande attore: 'Presidè, ce verimm'. Addio di Insigne? Mi dispiace che vada via, ci siamo sorrisi e gli ho stretto le spalle con fare parterno. E' un calciatore che resterà per sempre nella storia del Napoli. Sui rinnovi e il futuro? E' un mometno difficile, di grande recessione, non sappiamo la guerra dove ci porerà e l'economia cosa ci permetterà di fare. Sono molto preoccupato da queste partite volute da FIFA e UEFA, non si rendono conto che i tifosi sono molto legati ai campionati nazionali. Napoli su Traoré e Raspadori? Il Sassuolo è bottega cara, il Napoli deve ricominciare a trovare gioielli come abbiamo trovato grazie alla professionalità di Benitez, che non finirò mai di ringraziare. Sarà Koulibaly il capitano? Kalidou è Kalidou. Noi lo chiamiamo Kuli. Kvaratskhelia? In qualche modo lo chiameremo, magari, Zizì".

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27/04/2024 - 16:28

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, direttamente da Castel Volturno ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport: "Sono venuto dopo 8 mesi non di assenza ma di silenzio, anche se con Spalletti mi sentivo quasi quotidianamente. Un conto è sentirsi, un altro è sentirsi tutti quanti insieme. Ieri allora sono arrivato e ho voluto fare un'ora di conversazione con tutto lo staff, con Spalletti e con tutto il reparto medico. Ho detto che così non si va da nessuna parte. Dopo il ritiro siamo arrivati come la Ferrari più veloce del mondo, 10 vittorie e un pareggio, ma non è pensabile avere adesso tutte questa sconfitte al Maradona. Uno scherzando può pensare che San Paolo sia inquietato e anche Maradona dall'altra parte abbia detto: 'Avete anche scomodato il mio nome'. Allora io scherzando ho detto ai ragazzi: 'Vi devo far sostituire da San Gennaro? L'altro giorno sono diventato tutto rosso, tanto che mia moglie si è preoccupata, con un'inquietudine che montava. Da qui l'idea del ritiro, che però appartiene ad un mondo calcistico arcaico, meglio incontrarsi e magari dinanzi ad un buon piatto ed au bicchiere di buon vino ci possiamo chiarire. 'Cosa c’è che non va?'. E l’abbiamo fatto ieri. C’erano 4 tavoli di calciatori, ad ogni tavolo mi sono seduto, ci siamo scambiati idee, verifiche, e poi siamo andati a letto. Domani faremo lo stesso. Ho voluto fare un discorso distensivo al corpo allenante e al corpo medico, c’è bisogno che in questi giorni corriamo, tutti insieme, ci alleniamo, io vedo che quasi quasi le squadre che affrontiamo sembrano più preparate e brillanti di noi e questo non si può accettare. Il Milan spende 96 milioni di stipendi, noi ne spendiamo 136. Da questa chiacchierata cordiale, molto rispettosa, è venuta fuori una mano tesa da entrambe le parti. Ci restano ancora quattro partite da giocare e ci servono quattro punti. All'inizio della stagione nessuno ha parlato di Scudetto, Europa League o Coppa Italia. Il nostro obiettivo è tornare in Champions League perché tra Covid e acquisti pre e durante la pandemia siamo fuori di 220 milioni. Spalletti? Ha un biennale con opzione da parte nostra per un terzo anno, non ho mai pensato a una sostituzione. Mertens? Uno che viene da fuori come Dries e vive a Palazzo Don Anna e vede da un lato Capri e dall'altro il Vesuvio perché dovrebbe andare via? Ha chiamato suo figlio Ciro, adesso deve dimostrare se vuole rimanere. Gli ho detto 'Ciro, che dobbiamo fare: vuoi restare? La palla in mano ce l'hai te, dipende da te'. E lui mi ha risposto col sorriso che ha da grande attore: 'Presidè, ce verimm'. Addio di Insigne? Mi dispiace che vada via, ci siamo sorrisi e gli ho stretto le spalle con fare parterno. E' un calciatore che resterà per sempre nella storia del Napoli. Sui rinnovi e il futuro? E' un mometno difficile, di grande recessione, non sappiamo la guerra dove ci porerà e l'economia cosa ci permetterà di fare. Sono molto preoccupato da queste partite volute da FIFA e UEFA, non si rendono conto che i tifosi sono molto legati ai campionati nazionali. Napoli su Traoré e Raspadori? Il Sassuolo è bottega cara, il Napoli deve ricominciare a trovare gioielli come abbiamo trovato grazie alla professionalità di Benitez, che non finirò mai di ringraziare. Sarà Koulibaly il capitano? Kalidou è Kalidou. Noi lo chiamiamo Kuli. Kvaratskhelia? In qualche modo lo chiameremo, magari, Zizì".