L'Editoriale
RPZ - Petrazzuolo: “Osimhen permette al Napoli di essere dieci gradini sopra le altre, Garcia è un professionista serio, ultime di mercato e su Lozano e Zielinski”
22.08.2023 15:05 di Redazione

NAPOLI - A Radio Punto Zero, nel corso della trasmissione “0-0: palla al centro”, è intervenuto Antonio Petrazzuolo, direttore di Napoli Magazine: "Torno a parlare in radio dopo un mese di silenzio che mi ero imposto per avere il tempo giusto per dare un giudizio il più credibile possibile, considerati i cambiamenti che ci sono stati, a partire dal cambio in panchina con Garcia che ha preso il posto di Spalletti. A proposito dell'ex allenatore azzurro e neo C.T. della Nazionale, la soddisfazione che ci ha regalato con la vittoria del terzo scudetto, grazie alla perfetta sintonia con squadra e club, va ben al di la del fatto che torni ad allenare prima del previsto. Non criticherò mai Spalletti, al quale mi legherà per sempre, un legame sia dal punto di vista umano che professionale. A proposito invece, di Rudi Garcia, dopo i primi contatti avuti, ho la conferma di una persona e un professionista serio, scrupoloso, che ha tanta voglia di lavorare su tutti i particolari per rendere la squadra ancora più forte, quindi è giusto dargli tempo, considerata anche per la pesante eredità raccolta. Ciò premesso, non vedo il bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto, dopo l'esordio in campionato, non sono d'accordo con chi ha mosso qualche rilievo sulla condizione fisica degli azzurri che, è bene ricordarlo, sono attesi da una stagione diversa dalla scorsa, quando c'è stata la lunga sosta per il Mondiale e perché prestissimo si comincerà a giocare praticamente senza sosta, essendo previsto anche un turno natalizio di campionato. Natan non ha giocato? Beh, diamogli un po' di tempo per farlo ambientare e non facciamo paragoni con Kim, perché l'anno scorso, non mi sembra che il coreano sia stato acclamato al suo arrivo. Su Cajuste, poi, bisogna prima di tutto premettere che Garcia ha dovuto mandarlo in campo per le condizioni di Anguissa, reduce da una noia muscolare e che non poteva essere rischiato. Si poteva partire con il camerunense e poi sostituirlo nel secondo tempo? Forse ed è l'unico rilievo che mi sento di muovere al tecnico partenopeo, ma siamo praticamente ai dettagli, considerato poi qual è stato il risultato della partita. Non sono giuste le critiche piovute sullo svedese, anche perché il rigore mi è sembrato quantomeno dubbio, per non parlare della gestione del match da parte di Marcenaro. Credo che la gara di Frosinone possa indurre ad un moderato ottimismo, anche per la reazione dopo lo svantaggio, con la squadra che ha continuato a giocare con grande calma, senza perdere la testa e dominando la partita. E poi c'è Victor Osimhen! Il nigeriano è qualcosa di paranormale, è un extraterrestre sceso in terra: la blue machine del gol partenopeo. Il primo gol è stato straordinario, un cioccolatino servito su un vassoio, si è visto il genio e la rabbia del grande bomber che al momento opportuno, decide di sterzare, cambiare marcia e indirizzare la gara. Il secondo gol è la specialità della casa, perché Osimhen in campo aperto non sbaglia. Con il nigeriano in campo, il Napoli parte dieci gradini davanti agli altri. Gabri Veiga? Resto in attesa, anche per quanto accaduto nelle ultime ore che mi ha ricordato la serie tv "Manifest", dove i passeggeri del volo 828, appaiono e scompaiono. La trattativa c'è, così come è attenzionato il danese Lindstrom, ma dopo la permanenza di Zielinski, che ha giocato una super partita a Frosinone e le voci-non voci di una partenza imminente di Lozano, che sta benissimo a Napoli come la sua famiglia, non so fino a che punto lo spagnolo, ma anche il danese, potrebbero arrivare in questa sessione di mercato. Giova ricordare che le strategie di mercato del Napoli sono chiare: entra un giocatore se ne esce un altro. Magari mi sbaglierò e ci sarà un'accelerata, ma escludendo anche la cessione di qualche giovane come Zanoli o Gaetano, ripeto, ad oggi, il gioco delle coppie della rosa azzurra è fatto. Confrontando le formazioni e gli organici di Napoli e Sassuolo, considerando anche la qualità di alcuni elementi neroverdi, la differenza di valori è evidente. Non credo che Garcia farà rivoluzioni rispetto a Frosinone, forse potrebbe toccare a Mario Rui a sinistra al posto di Olivera, come già accadeva lo scorso anno, rientrerà molto probabilmente dal primo minuto Anguissa a centrocampo, così come Kvaratskhelia in attacco con Osimhen e Politano, cecchino preciso allo Stirpe, che parte in vantaggio su Lozano. Mal di pancia di Kvara? Conoscendolo non credo che si lasci eventualmente condizionare dal rinnovo contrattuale. Tra l'altro, non credo che sia una questione urgente, anche se il giocatore sicuramente merita un adeguamento dopo quanto fatto vedere. È un discorso identico che si fa per Osimhen: di fronte a certi giocatori, facendo ovviamente tutte le valutazioni del caso, puoi anche andare oltre quelli che sono i canoni contrattuali soliti e per me le cifre di cui si parla, sono assolutamente adeguate per un calciatore che in questo momento è tra i cinque attaccanti più forti al mondo e gioca con il Napoli. Da quanto mi risulta, poi, il nigeriano è ancora molto attratto e affascinato dal calcio europeo e dalla sfida della Champions League".

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di Napoli Magazine

22/08/2023 - 15:05

NAPOLI - A Radio Punto Zero, nel corso della trasmissione “0-0: palla al centro”, è intervenuto Antonio Petrazzuolo, direttore di Napoli Magazine: "Torno a parlare in radio dopo un mese di silenzio che mi ero imposto per avere il tempo giusto per dare un giudizio il più credibile possibile, considerati i cambiamenti che ci sono stati, a partire dal cambio in panchina con Garcia che ha preso il posto di Spalletti. A proposito dell'ex allenatore azzurro e neo C.T. della Nazionale, la soddisfazione che ci ha regalato con la vittoria del terzo scudetto, grazie alla perfetta sintonia con squadra e club, va ben al di la del fatto che torni ad allenare prima del previsto. Non criticherò mai Spalletti, al quale mi legherà per sempre, un legame sia dal punto di vista umano che professionale. A proposito invece, di Rudi Garcia, dopo i primi contatti avuti, ho la conferma di una persona e un professionista serio, scrupoloso, che ha tanta voglia di lavorare su tutti i particolari per rendere la squadra ancora più forte, quindi è giusto dargli tempo, considerata anche per la pesante eredità raccolta. Ciò premesso, non vedo il bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto, dopo l'esordio in campionato, non sono d'accordo con chi ha mosso qualche rilievo sulla condizione fisica degli azzurri che, è bene ricordarlo, sono attesi da una stagione diversa dalla scorsa, quando c'è stata la lunga sosta per il Mondiale e perché prestissimo si comincerà a giocare praticamente senza sosta, essendo previsto anche un turno natalizio di campionato. Natan non ha giocato? Beh, diamogli un po' di tempo per farlo ambientare e non facciamo paragoni con Kim, perché l'anno scorso, non mi sembra che il coreano sia stato acclamato al suo arrivo. Su Cajuste, poi, bisogna prima di tutto premettere che Garcia ha dovuto mandarlo in campo per le condizioni di Anguissa, reduce da una noia muscolare e che non poteva essere rischiato. Si poteva partire con il camerunense e poi sostituirlo nel secondo tempo? Forse ed è l'unico rilievo che mi sento di muovere al tecnico partenopeo, ma siamo praticamente ai dettagli, considerato poi qual è stato il risultato della partita. Non sono giuste le critiche piovute sullo svedese, anche perché il rigore mi è sembrato quantomeno dubbio, per non parlare della gestione del match da parte di Marcenaro. Credo che la gara di Frosinone possa indurre ad un moderato ottimismo, anche per la reazione dopo lo svantaggio, con la squadra che ha continuato a giocare con grande calma, senza perdere la testa e dominando la partita. E poi c'è Victor Osimhen! Il nigeriano è qualcosa di paranormale, è un extraterrestre sceso in terra: la blue machine del gol partenopeo. Il primo gol è stato straordinario, un cioccolatino servito su un vassoio, si è visto il genio e la rabbia del grande bomber che al momento opportuno, decide di sterzare, cambiare marcia e indirizzare la gara. Il secondo gol è la specialità della casa, perché Osimhen in campo aperto non sbaglia. Con il nigeriano in campo, il Napoli parte dieci gradini davanti agli altri. Gabri Veiga? Resto in attesa, anche per quanto accaduto nelle ultime ore che mi ha ricordato la serie tv "Manifest", dove i passeggeri del volo 828, appaiono e scompaiono. La trattativa c'è, così come è attenzionato il danese Lindstrom, ma dopo la permanenza di Zielinski, che ha giocato una super partita a Frosinone e le voci-non voci di una partenza imminente di Lozano, che sta benissimo a Napoli come la sua famiglia, non so fino a che punto lo spagnolo, ma anche il danese, potrebbero arrivare in questa sessione di mercato. Giova ricordare che le strategie di mercato del Napoli sono chiare: entra un giocatore se ne esce un altro. Magari mi sbaglierò e ci sarà un'accelerata, ma escludendo anche la cessione di qualche giovane come Zanoli o Gaetano, ripeto, ad oggi, il gioco delle coppie della rosa azzurra è fatto. Confrontando le formazioni e gli organici di Napoli e Sassuolo, considerando anche la qualità di alcuni elementi neroverdi, la differenza di valori è evidente. Non credo che Garcia farà rivoluzioni rispetto a Frosinone, forse potrebbe toccare a Mario Rui a sinistra al posto di Olivera, come già accadeva lo scorso anno, rientrerà molto probabilmente dal primo minuto Anguissa a centrocampo, così come Kvaratskhelia in attacco con Osimhen e Politano, cecchino preciso allo Stirpe, che parte in vantaggio su Lozano. Mal di pancia di Kvara? Conoscendolo non credo che si lasci eventualmente condizionare dal rinnovo contrattuale. Tra l'altro, non credo che sia una questione urgente, anche se il giocatore sicuramente merita un adeguamento dopo quanto fatto vedere. È un discorso identico che si fa per Osimhen: di fronte a certi giocatori, facendo ovviamente tutte le valutazioni del caso, puoi anche andare oltre quelli che sono i canoni contrattuali soliti e per me le cifre di cui si parla, sono assolutamente adeguate per un calciatore che in questo momento è tra i cinque attaccanti più forti al mondo e gioca con il Napoli. Da quanto mi risulta, poi, il nigeriano è ancora molto attratto e affascinato dal calcio europeo e dalla sfida della Champions League".