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Rugby: il movimento inglese in crisi, anche il London Irish fallisce
07.06.2023 20:36 di Napoli Magazine

Il rugby inglese perde un altro pezzo, il London Irish è stato sospeso dalla Rugby Football Union (RFU) da tutti i campionati per la stagione 2023/24 mancando rassicurazioni sulla stabilità finanziaria e il suo patron Mick Crossan ha alzato bandiera bianca portando i libri in tribunale. Così il club è finito in amministrazione straordinaria. E' la terza società che in 8 mesi a causa di problemi finanziari è stata sospesa dalle competizioni dopo i Worcester Warriors e gli Wasps. Il tycoon Mick Crossan punta il dito contro la Rfu: "quella decisione ha messo fine a ogni speranza di acquisizione del club e ci ha purtroppo costretti a presentare istanza amministrativa" scrive in una lettera aperta in cui spiega come sono andati in fumo sette mesi di trattative con gli americani del consorzio NUE Equity, guidato dall'avvocato californiano Chip Sloan. "Da quando ho acquisito il London Irish nel 2013, ho effettuato un investimento finanziario significativo per assicurarci di poter competere ancora una volta ai massimi livelli. Abbiamo lavorato instancabilmente negli ultimi anni per sviluppare un modello di business più sostenibile, cercando di attingere alla comunità irlandese, sviluppando nuovi flussi di entrate, investendo nella nostra fantastica accademia per sviluppare nella sua casa a West London dopo 20 anni di assenza" spiega Crossan. "La realtà è che il rugby professionistico in questo paese sta attraversando un momento estremamente difficile e, come sappiamo, molti club stanno purtroppo ancora lottando per tornare su un percorso stabile dopo la pandemia. Dopo un decennio di sostegno finanziario al club, non è fattibile per me continuare ad assorbire le perdite multimilionarie del club ogni anno, a tempo indeterminato" conclude annunciando il suo passo indietro.

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di Napoli Magazine

07/06/2024 - 20:36

Il rugby inglese perde un altro pezzo, il London Irish è stato sospeso dalla Rugby Football Union (RFU) da tutti i campionati per la stagione 2023/24 mancando rassicurazioni sulla stabilità finanziaria e il suo patron Mick Crossan ha alzato bandiera bianca portando i libri in tribunale. Così il club è finito in amministrazione straordinaria. E' la terza società che in 8 mesi a causa di problemi finanziari è stata sospesa dalle competizioni dopo i Worcester Warriors e gli Wasps. Il tycoon Mick Crossan punta il dito contro la Rfu: "quella decisione ha messo fine a ogni speranza di acquisizione del club e ci ha purtroppo costretti a presentare istanza amministrativa" scrive in una lettera aperta in cui spiega come sono andati in fumo sette mesi di trattative con gli americani del consorzio NUE Equity, guidato dall'avvocato californiano Chip Sloan. "Da quando ho acquisito il London Irish nel 2013, ho effettuato un investimento finanziario significativo per assicurarci di poter competere ancora una volta ai massimi livelli. Abbiamo lavorato instancabilmente negli ultimi anni per sviluppare un modello di business più sostenibile, cercando di attingere alla comunità irlandese, sviluppando nuovi flussi di entrate, investendo nella nostra fantastica accademia per sviluppare nella sua casa a West London dopo 20 anni di assenza" spiega Crossan. "La realtà è che il rugby professionistico in questo paese sta attraversando un momento estremamente difficile e, come sappiamo, molti club stanno purtroppo ancora lottando per tornare su un percorso stabile dopo la pandemia. Dopo un decennio di sostegno finanziario al club, non è fattibile per me continuare ad assorbire le perdite multimilionarie del club ogni anno, a tempo indeterminato" conclude annunciando il suo passo indietro.