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EVENTO - "Nati pre-giudicati", presentato in anteprima nazionale al carcere di Secondigliano il film di Stefano Cerbone scritto con i detenuti dell'Alta Sicurezza
26.04.2024 15:47 di Napoli Magazine

“O fai il padre o il camorrista”: è la battuta della scena finale del film “Nati pre-giudicati” di Stefano Cerbone, presentato stamattina in anteprima nazionale presso la Casa Circondariale “Pasquale Mandato” di Secondigliano. Alla proiezione - insieme all’autore e regista - hanno assistito la direttrice del carcere Giulia Russo, il garante dei detenuti del Comune di Napoli don Tonino Palmese, i parlamentari Gaetano Amato, Francesco Emilio Borrelli e Federico Cafiero de Raho. Ma soprattutto i detenuti dell’Alta Sicurezza, che hanno collaborato alla sceneggiatura e sono stati protagonisti del dibattito moderato dal giornalista Claudio Ciotola. Un confronto che è partito dal messaggio che Cerbone ha voluto trasmettere al pubblico nel film, come spiega lui stesso: «Premesso che la pellicola ripudia la camorra ed ogni forma di violenza e di privazione della libertà altrui e che la sceneggiatura rende omaggio al ruolo delle forze dell’ordine e della magistratura, in “Nati pre-giudicati” ho voluto piuttosto raccontare il sentimento dell'amicizia indissolubile di due ragazze, Janet e Marinella, che s’incontrano sui banchi di scuola ma saranno poi costrette a separarsi, quando una faida tra clan coinvolgerà i loro parenti». A margine della mattinata dunque il dibattito sul ruolo dei genitori nell’educazione dei figli in contesti cosiddetti a rischio come le famiglie di malavitosi. A prendere la parola i parlamentari da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, come l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e Francesco Emilio Borrelli che, insieme al collega Gaetano Amato, hanno portato le loro testimonianze sul tema. Presenti all'iniziativa anche il presidente e il vicepresidente della settima Municipalità Antonio Troiano e Giuseppe Grazioso e il consigliere della prima Municipalità Lorenzo Pascucci.

Patrocinata dal Comune di Napoli per la sua rilevanza culturale e sociale, l’opera cinematografica - in uscita il 16 maggio nel circuito Uci Cinemas nelle principali città italiane - è dedicata all’emarginazione, alla discriminazione e ai pregiudizi verso i bambini nati in nuclei familiari affiliati alla criminalità organizzata. Nel cast oltre ad attori professionisti come Gigi Savoia, Gianni Parisi, Marina Suma, Gianluca Di Gennaro, Carmine Paternoster e lo stesso Gaetano Amato (ex protagonista de “La Squadra”), l’ex poliziotto Vittorio Porcini, l’ex collaboratore di giustizia Gennaro Panzuto, il cappellano del carcere di Secondigliano don Salvatore Saggiomo e minori cresciuti lontano dall'affetto paterno come Janet, figlia di un detenuto del reparto Ionio (Alta Sicurezza) di Secondigliano. La proiezione in anteprima al carcere nasce da una promessa fatta da Cerbone ai reclusi, discutendo assieme dei loro fallimenti sui quali costruire le fondamenta per il futuro dei figli: «L’ignoranza e la paura sono i propellenti di cui si nutre la camorra per attecchire in un territorio - dichiara - Sono cresciuto nel rione Berlingieri, una delle tante periferie di Napoli dove i bambini avvertono sin da piccoli un insaziabile bisogno di appartenenza che - unito alla necessità di costruirsi un'identità sociale nel contesto in cui vivono - spesso li fa avvicinare alle uniche figure autoritarie che si presentano ai loro occhi, i camorristi. Ecco perché credo vi sia bisogno di intervenire nel loro percorso educativo con messaggi forti da parte di chi sta pagando dietro le sbarre per gli errori commessi», conclude. La colonna sonora del film “Nun po’ fernì” è cantata da Mr Hyde, Roberto Colella e Mavi. Musiche originali di Enrico Rispoli e Mr Hyde.

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EVENTO - "Nati pre-giudicati", presentato in anteprima nazionale al carcere di Secondigliano il film di Stefano Cerbone scritto con i detenuti dell'Alta Sicurezza

di Napoli Magazine

26/04/2024 - 15:47

“O fai il padre o il camorrista”: è la battuta della scena finale del film “Nati pre-giudicati” di Stefano Cerbone, presentato stamattina in anteprima nazionale presso la Casa Circondariale “Pasquale Mandato” di Secondigliano. Alla proiezione - insieme all’autore e regista - hanno assistito la direttrice del carcere Giulia Russo, il garante dei detenuti del Comune di Napoli don Tonino Palmese, i parlamentari Gaetano Amato, Francesco Emilio Borrelli e Federico Cafiero de Raho. Ma soprattutto i detenuti dell’Alta Sicurezza, che hanno collaborato alla sceneggiatura e sono stati protagonisti del dibattito moderato dal giornalista Claudio Ciotola. Un confronto che è partito dal messaggio che Cerbone ha voluto trasmettere al pubblico nel film, come spiega lui stesso: «Premesso che la pellicola ripudia la camorra ed ogni forma di violenza e di privazione della libertà altrui e che la sceneggiatura rende omaggio al ruolo delle forze dell’ordine e della magistratura, in “Nati pre-giudicati” ho voluto piuttosto raccontare il sentimento dell'amicizia indissolubile di due ragazze, Janet e Marinella, che s’incontrano sui banchi di scuola ma saranno poi costrette a separarsi, quando una faida tra clan coinvolgerà i loro parenti». A margine della mattinata dunque il dibattito sul ruolo dei genitori nell’educazione dei figli in contesti cosiddetti a rischio come le famiglie di malavitosi. A prendere la parola i parlamentari da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, come l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e Francesco Emilio Borrelli che, insieme al collega Gaetano Amato, hanno portato le loro testimonianze sul tema. Presenti all'iniziativa anche il presidente e il vicepresidente della settima Municipalità Antonio Troiano e Giuseppe Grazioso e il consigliere della prima Municipalità Lorenzo Pascucci.

Patrocinata dal Comune di Napoli per la sua rilevanza culturale e sociale, l’opera cinematografica - in uscita il 16 maggio nel circuito Uci Cinemas nelle principali città italiane - è dedicata all’emarginazione, alla discriminazione e ai pregiudizi verso i bambini nati in nuclei familiari affiliati alla criminalità organizzata. Nel cast oltre ad attori professionisti come Gigi Savoia, Gianni Parisi, Marina Suma, Gianluca Di Gennaro, Carmine Paternoster e lo stesso Gaetano Amato (ex protagonista de “La Squadra”), l’ex poliziotto Vittorio Porcini, l’ex collaboratore di giustizia Gennaro Panzuto, il cappellano del carcere di Secondigliano don Salvatore Saggiomo e minori cresciuti lontano dall'affetto paterno come Janet, figlia di un detenuto del reparto Ionio (Alta Sicurezza) di Secondigliano. La proiezione in anteprima al carcere nasce da una promessa fatta da Cerbone ai reclusi, discutendo assieme dei loro fallimenti sui quali costruire le fondamenta per il futuro dei figli: «L’ignoranza e la paura sono i propellenti di cui si nutre la camorra per attecchire in un territorio - dichiara - Sono cresciuto nel rione Berlingieri, una delle tante periferie di Napoli dove i bambini avvertono sin da piccoli un insaziabile bisogno di appartenenza che - unito alla necessità di costruirsi un'identità sociale nel contesto in cui vivono - spesso li fa avvicinare alle uniche figure autoritarie che si presentano ai loro occhi, i camorristi. Ecco perché credo vi sia bisogno di intervenire nel loro percorso educativo con messaggi forti da parte di chi sta pagando dietro le sbarre per gli errori commessi», conclude. La colonna sonora del film “Nun po’ fernì” è cantata da Mr Hyde, Roberto Colella e Mavi. Musiche originali di Enrico Rispoli e Mr Hyde.