Calcio
SERIE A - Casini: "Il sistema è arretrato, bisogna dare più autonomia alla Lega e agli arbitri"
23.04.2024 12:14 di Napoli Magazine

"Il sistema calcio presenta una arretratezza di modelli organizzativa e fragilità istituzionali. Come l'eccessivo accentramento di poteri in capo a una sola figura, il presidente federale. Servirebbe una maggiore autonomia della Serie A, sul modello inglese, dove il veto della federazione è una clausola residuale di salvaguardia qualora la lega dovesse adottare soluzioni sproporzionate". Così il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, durante l'audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato. "Ci sono stati atteggiamenti quasi autoritari da parte della federazione - prosegue Casini -, cito il tentativo di sopprimere il diritto di intesa delle leghe sull'ordinamento dei campionati. Il sistema delle istituzioni sportive è uno dei rarissimi casi di sistema parallelo alternativo rispetto a quello che è l'ordinamento statale, insieme alla chiesa. Se non si introducono quelli che la scienza americana chiama meccanismi di 'checks and balances' rispetto ai poteri, il rischio che ci possano essere delle derive di tipo autoritario è elevato", continua il numero uno della Serie A. Infine, una riflessione: "Le regole attuali non sono adatte ad evitare conflitti e contrasti, soprattutto se la componente che guida il calcio italiano e lo finanzia, e che dovrebbe essere libera di prosperare per il bene di tutti, si trova a dialogare su azioni che bloccano la situazione. Quando la Premier nacque ci fu un endorsement da parte governativa, avere una Serie A più forte è una conseguenza politica", conclude. "La situazione delle infrastrutture è disastrosa. Molti impianti sono fatiscenti, sprovvisti di servizi, le strutture sono vetuste e spesso vincolate con lavori bloccati da nodi burocratici. Per noi gli stadi dovrebbero essere dichiarati opere strategiche di interesse nazionale con l'attivazione di una cabina di regia a Palazzo Chigi, presieduta dal ministro per lo Sport, per esaminare i dossier dei progetti e sbloccarli". Sono queste le parole del presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, in un'audizione sulle prospettive di riforma del calcio nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato. "Gli stadi possono essere luoghi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico. Spesso i comuni non riescono a governare tutti gli interessi pubblici, per questo chiediamo un intervento di governo più alto", conclude Casini. "Gli arbitri sono troppo poco autonomi rispetto al potere federale, il che può generare sospetti come emerso da servizi media. Serve una vera indipendenza. Anche qui si potrebbe imitare il modello organizzativo inglese con il professionismo arbitrale". Così Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, durante un'audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato. Poi, sul tema della riforma del sistema di giustizia sportiva, Casini sottolinea come sia necessaria una "maggiore indipendenza dei giudici. Oggi il sistema endofederale, come disegnato, non assicura una vera imparzialità", mentre il numero uno della Lega Serie A è convinto che "sarebbe importante ripristinare il vincolo sportivo perché la riforma entrata in vigore si sta rivelando nefasta. Si potrebbe intervenire sul Decreto Melandri per rivedere i pesi delle componenti, assicurare maggior autonomia al professionismo. O anche interventi su controlli finanziari per assicurare maggiore indipendenza dei controllori rispetto ai soggetti che dettano le regole", prosegue. Infine sulla possibilità di incrementare le entrate della Serie A, Casini ammette che si potrebbe intervenire "sulle scommesse e sul gioco, oppure abolendo il divieto di sponsorizzazione indiretta sul betting. O agevolare la Serie A nel produrre ricavi magari rafforzando le misure di lotta alla pirateria".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
SERIE A - Casini: "Il sistema è arretrato, bisogna dare più autonomia alla Lega e agli arbitri"

di Napoli Magazine

23/04/2024 - 12:14

"Il sistema calcio presenta una arretratezza di modelli organizzativa e fragilità istituzionali. Come l'eccessivo accentramento di poteri in capo a una sola figura, il presidente federale. Servirebbe una maggiore autonomia della Serie A, sul modello inglese, dove il veto della federazione è una clausola residuale di salvaguardia qualora la lega dovesse adottare soluzioni sproporzionate". Così il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, durante l'audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato. "Ci sono stati atteggiamenti quasi autoritari da parte della federazione - prosegue Casini -, cito il tentativo di sopprimere il diritto di intesa delle leghe sull'ordinamento dei campionati. Il sistema delle istituzioni sportive è uno dei rarissimi casi di sistema parallelo alternativo rispetto a quello che è l'ordinamento statale, insieme alla chiesa. Se non si introducono quelli che la scienza americana chiama meccanismi di 'checks and balances' rispetto ai poteri, il rischio che ci possano essere delle derive di tipo autoritario è elevato", continua il numero uno della Serie A. Infine, una riflessione: "Le regole attuali non sono adatte ad evitare conflitti e contrasti, soprattutto se la componente che guida il calcio italiano e lo finanzia, e che dovrebbe essere libera di prosperare per il bene di tutti, si trova a dialogare su azioni che bloccano la situazione. Quando la Premier nacque ci fu un endorsement da parte governativa, avere una Serie A più forte è una conseguenza politica", conclude. "La situazione delle infrastrutture è disastrosa. Molti impianti sono fatiscenti, sprovvisti di servizi, le strutture sono vetuste e spesso vincolate con lavori bloccati da nodi burocratici. Per noi gli stadi dovrebbero essere dichiarati opere strategiche di interesse nazionale con l'attivazione di una cabina di regia a Palazzo Chigi, presieduta dal ministro per lo Sport, per esaminare i dossier dei progetti e sbloccarli". Sono queste le parole del presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, in un'audizione sulle prospettive di riforma del calcio nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato. "Gli stadi possono essere luoghi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico. Spesso i comuni non riescono a governare tutti gli interessi pubblici, per questo chiediamo un intervento di governo più alto", conclude Casini. "Gli arbitri sono troppo poco autonomi rispetto al potere federale, il che può generare sospetti come emerso da servizi media. Serve una vera indipendenza. Anche qui si potrebbe imitare il modello organizzativo inglese con il professionismo arbitrale". Così Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, durante un'audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato. Poi, sul tema della riforma del sistema di giustizia sportiva, Casini sottolinea come sia necessaria una "maggiore indipendenza dei giudici. Oggi il sistema endofederale, come disegnato, non assicura una vera imparzialità", mentre il numero uno della Lega Serie A è convinto che "sarebbe importante ripristinare il vincolo sportivo perché la riforma entrata in vigore si sta rivelando nefasta. Si potrebbe intervenire sul Decreto Melandri per rivedere i pesi delle componenti, assicurare maggior autonomia al professionismo. O anche interventi su controlli finanziari per assicurare maggiore indipendenza dei controllori rispetto ai soggetti che dettano le regole", prosegue. Infine sulla possibilità di incrementare le entrate della Serie A, Casini ammette che si potrebbe intervenire "sulle scommesse e sul gioco, oppure abolendo il divieto di sponsorizzazione indiretta sul betting. O agevolare la Serie A nel produrre ricavi magari rafforzando le misure di lotta alla pirateria".