A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Gautieri, allenatore ed ex attaccante, tra le tante, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Quando Lukaku recupererà al 100%, il Napoli potrebbe giocare con la doppia punta insieme ad Højlund?
"Potrebbe anche essere, dipende secondo me dalle partite che si andranno ad affrontare. Anche se, con Lukaku, come ho sempre detto, il Napoli potrebbe giocare anche con un sistema diverso, come il 4-3-3. Però avendo due attaccanti di livello come Lukaku e Højlund, penso che il Napoli possa giocare con entrambi".
Che opinione ha sulla scelta dell'Atalanta di puntare su Palladino? Come affronterà il Napoli questa partita?
"Io penso che l'Atalanta stia dando continuità ad un certo sistema di gioco, da Gasperini a Juric, ora a Palladino. Sono allenatori con un'idea precisa, e l'Atalanta vuole proseguire il percorso lasciato da Gasperini. Fermo restando che, secondo me, Juric è un bravo allenatore: viene da qualche battuta d'arresto, ma sappiamo come funziona in Italia. Per quanto riguarda il Napoli, la partita contro l'Atalanta sarà molto intensa, oltre alla qualità servirà tanta fisicità, perché l'Atalanta è forte anche sul piano dell'impatto atletico e dell'altezza. L'episodio e la qualità possono fare la differenza e ce l'hanno sia il Napoli sia l'Atalanta. Sarà una partita aperta e difficile da pronosticare".
Quale profilo servirebbe al Napoli sul mercato di gennaio?
"Penso che non si doveva arrivare a gennaio, considerando la situazione di Anguissa. Non solo per l'infortunio, ma perché già si sapeva della Coppa d'Africa. Il Napoli dovrebbe ragionare più in prospettiva e non sul giocatore 'del momento'. Quando prendi un calciatore devi prenderlo subito e deve essere anche uno che ti garantisce futuro. Oggi il Napoli ragiona troppo sul presente, manca un giocatore, allora si va sul mercato a cercare un esperto. Questo può essere un errore. Serve un centrocampista che possa sostituire un giocatore come Anguissa e che all'occorrenza possa sostituire anche altri, come McTominay o Lobotka. Serve un giocatore completo, poliedrico, una mezzala tecnica. Il Napoli, secondo me, andrà a prendere un centrocampista con queste caratteristiche".
Nota anche lei l'aumento dell'età media della rosa del Napoli?
"De Laurentiis ha sempre avuto ragione, ma oggi deve ritornare ad investire su calciatori giovani per abbassare l'età media ormai prossima ai trent'anni. Antonio Conte, lo sappiamo, ragiona così, preferisce il giocatore pronto, esperto. Però questo può essere un errore. Ad oggi penso che sia arrivato il momento di cambiare, di abbassare l'età della rosa e puntare su giocatori di prospettiva. Una squadra con età media di 24-25 anni ti permette di programmare e crescere, se non lo fai rischi, come è successo due anni fa, di non raggiungere gli obiettivi e poi diventa difficile rimediare".
È semplice passare al 3-5-2 dopo aver lavorato tutta l'estate con la difesa a quattro?
"Quando pensi di giocare con il 3-5-2 devi capire prima di tutto che giocatori hai. Una squadra va impostata sui giocatori che ha a disposizione per metterli nelle condizioni migliori. Il Napoli ha tanti esterni che nel 3-5-2 rischiano di rimanere fuori ed è un peccato non sfruttare le qualità che hanno. È successo anche con De Bruyne, prima dell'infortunio: il Napoli aveva un sistema diverso, dove alcuni esterni non trovavano spazio ed in altri ruoli, come nel caso di Lobotka, erano adattati e non riuscivano a rendere come l'anno scorso. Io penso che una squadra debba essere messa nelle condizioni di esprimersi al massimo, sfruttando le qualità dei giocatori. Se hai giocatori che rendono meglio con un certo sistema, devi adattarti a loro. È un peccato adattare i giocatori o tenerli fuori".
di Redazione
20/11/2025 - 11:49
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Gautieri, allenatore ed ex attaccante, tra le tante, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Quando Lukaku recupererà al 100%, il Napoli potrebbe giocare con la doppia punta insieme ad Højlund?
"Potrebbe anche essere, dipende secondo me dalle partite che si andranno ad affrontare. Anche se, con Lukaku, come ho sempre detto, il Napoli potrebbe giocare anche con un sistema diverso, come il 4-3-3. Però avendo due attaccanti di livello come Lukaku e Højlund, penso che il Napoli possa giocare con entrambi".
Che opinione ha sulla scelta dell'Atalanta di puntare su Palladino? Come affronterà il Napoli questa partita?
"Io penso che l'Atalanta stia dando continuità ad un certo sistema di gioco, da Gasperini a Juric, ora a Palladino. Sono allenatori con un'idea precisa, e l'Atalanta vuole proseguire il percorso lasciato da Gasperini. Fermo restando che, secondo me, Juric è un bravo allenatore: viene da qualche battuta d'arresto, ma sappiamo come funziona in Italia. Per quanto riguarda il Napoli, la partita contro l'Atalanta sarà molto intensa, oltre alla qualità servirà tanta fisicità, perché l'Atalanta è forte anche sul piano dell'impatto atletico e dell'altezza. L'episodio e la qualità possono fare la differenza e ce l'hanno sia il Napoli sia l'Atalanta. Sarà una partita aperta e difficile da pronosticare".
Quale profilo servirebbe al Napoli sul mercato di gennaio?
"Penso che non si doveva arrivare a gennaio, considerando la situazione di Anguissa. Non solo per l'infortunio, ma perché già si sapeva della Coppa d'Africa. Il Napoli dovrebbe ragionare più in prospettiva e non sul giocatore 'del momento'. Quando prendi un calciatore devi prenderlo subito e deve essere anche uno che ti garantisce futuro. Oggi il Napoli ragiona troppo sul presente, manca un giocatore, allora si va sul mercato a cercare un esperto. Questo può essere un errore. Serve un centrocampista che possa sostituire un giocatore come Anguissa e che all'occorrenza possa sostituire anche altri, come McTominay o Lobotka. Serve un giocatore completo, poliedrico, una mezzala tecnica. Il Napoli, secondo me, andrà a prendere un centrocampista con queste caratteristiche".
Nota anche lei l'aumento dell'età media della rosa del Napoli?
"De Laurentiis ha sempre avuto ragione, ma oggi deve ritornare ad investire su calciatori giovani per abbassare l'età media ormai prossima ai trent'anni. Antonio Conte, lo sappiamo, ragiona così, preferisce il giocatore pronto, esperto. Però questo può essere un errore. Ad oggi penso che sia arrivato il momento di cambiare, di abbassare l'età della rosa e puntare su giocatori di prospettiva. Una squadra con età media di 24-25 anni ti permette di programmare e crescere, se non lo fai rischi, come è successo due anni fa, di non raggiungere gli obiettivi e poi diventa difficile rimediare".
È semplice passare al 3-5-2 dopo aver lavorato tutta l'estate con la difesa a quattro?
"Quando pensi di giocare con il 3-5-2 devi capire prima di tutto che giocatori hai. Una squadra va impostata sui giocatori che ha a disposizione per metterli nelle condizioni migliori. Il Napoli ha tanti esterni che nel 3-5-2 rischiano di rimanere fuori ed è un peccato non sfruttare le qualità che hanno. È successo anche con De Bruyne, prima dell'infortunio: il Napoli aveva un sistema diverso, dove alcuni esterni non trovavano spazio ed in altri ruoli, come nel caso di Lobotka, erano adattati e non riuscivano a rendere come l'anno scorso. Io penso che una squadra debba essere messa nelle condizioni di esprimersi al massimo, sfruttando le qualità dei giocatori. Se hai giocatori che rendono meglio con un certo sistema, devi adattarti a loro. È un peccato adattare i giocatori o tenerli fuori".