L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli gode e domina anche in Europa, la maturità di Osimhen ha fatto la differenza nel momento clou spingendo la squadra verso bei traguardi di gloria senza limiti"
22.02.2023 23:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dispiace per i gufi, ma il Napoli è oltre, è lontano anni luce da ogni discorso da bar fatto dagli avversari di turno. Il motivo? Gli azzurri giocano a calcio, gli altri a pallone. La squadra di Spalletti domina e diverte anche in Europa. E' un dato di fatto. Inutile girarci intorno. Eppure l'Eintracht nei primi 25 minuti aveva dato l'impressione di essere l'opposto del team sconfitto in Bundesliga dal Colonia. A Francoforte il gesto della maturità lo ha compiuto Victor Osimhen, esattamente nel momento in cui dopo essersi procurato il rigore fallito da Kvara, con un guizzo improvviso dei suoi, ha portato la mano sotto il mento del georgiano annullando in un istante ogni accenno di delusione per la conclusione sbagliata. "Alza la testa, fratello, si riparte", il concetto espresso dal nigeriano senza proferire parola. E se a volte l'intesa nasce con uno sguardo, in certi casi non serve perdersi in chiacchiere. Cosi' ecco i fatti. E proprio Victor, grazie ad un'azione imbastita dal rigenerato Lobotka, stranamente in rodaggio ad inizio match, si è fatto trovare pronto all'appuntamento con la storia grazie allo splendido assist di uno stratosferico Lozano. Il "Chucky", per sua stessa ammissione alla migliore prestazione da quando indossa la maglia del Napoli, lo vorremmo sempre cosi'. Cinico, spietato nel saltare l'uomo e nel servire l'assist gol per il compagno. Certo, la sua successiva conclusione centrale per i pugni di Trapp avrebbe potuto chiudere i giochi qualificazione se solo fosse stata leggermente piu' angolata, ha avuto pure un po' di sfortuna nel centrare il palo con un'altra stoccata di destro, ma e' pur vero che chi si accontenta gode. E Napoli gode tanto, grazie al tacco all'indietro di Kvara (bravo a farsi perdonare le precedenti incertezze) e al sinistro a giro rasoterra del capitano Di Lorenzo (tutt'altro che semplice), senza dimenticare il secondo gol annullato a Osimhen per un fuorigioco che c'era anche se di poco. Con un Meret spettatore in campo, come al solito Kim ha giganteggiato. Rrahmani (senza esagerare) ha tenuto bene la posizione, mentre a mio avviso era lecito attendersi qualcosa in piu' da Olivera. Spesso distante da Kvara, con il georgiano costretto ad accentrarsi per entrare nel vivo del gioco, non si è avvertito il suo contributo per conferire la solita verve sulla catena di sinistra. Tant'e' che piu' di un richiamo e' arrivato dallo stesso Spalletti in panchina. Con Mario Rui, e di solito anche con lo stesso Olivera, si ricama di piu', dando piu' opzioni ed imprevedibilita' alla manovra d'attacco. E forse proprio per questo e' stata la gara di Lozano, cercato e trovato spesso e volentieri dal diligente Zielinski e da Anguissa, finalmente tornato ai suoi soliti livelli di mastino del centrocampo. Sta di fatto che l'Eintracht non ha creato grossi problemi. Al ritorno bisognera' chiudere la pratica con qualche fiammata, regalando nuova gioia al pubblico del Maradona, con il mister che avra' il compito di tenere alta la concentrazione. Va detto che comunque questa squadra sta dando la chiara impressione che non ha poi bisogno di grandi stimoli per restare con i nervi saldi perche' si diverte giocando, partita dopo partita, senza lasciare nulla al caso. E' tutta qui la svolta di una stagione che, in tutta onesta', puo' riservare sorprese straordinarie in Europa come in campionato. E nella frase di Simeone, proferita nel post gara, c'e' la sintesi perfetta del pensiero dello spogliatoio: "Sappiamo di essere forti, ma non abbiamo ancora vinto nulla". Quando si ragiona cosi' non c'e' piu' un briciolo di paura che circola nella propria mente, ma solo voglia di arrivare fino in fondo con la consapevolezza di potercela fare. Che bel Napoli, siamo fortunati a viverlo! A questo punto puo' davvero verificarsi qualsiasi epilogo, su tutti i fronti. E noi, sinceramente, non vediamo l'ora che si materializzi tutto cio' che e' mancato per troppi anni all'ombra del Vesuvio. Rotola il pallone, si tinge d'azzurro e di magia, prima di insaccarsi nella rete: è il Napoli, avanti il prossimo!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

22/02/2024 - 23:50

NAPOLI - Dispiace per i gufi, ma il Napoli è oltre, è lontano anni luce da ogni discorso da bar fatto dagli avversari di turno. Il motivo? Gli azzurri giocano a calcio, gli altri a pallone. La squadra di Spalletti domina e diverte anche in Europa. E' un dato di fatto. Inutile girarci intorno. Eppure l'Eintracht nei primi 25 minuti aveva dato l'impressione di essere l'opposto del team sconfitto in Bundesliga dal Colonia. A Francoforte il gesto della maturità lo ha compiuto Victor Osimhen, esattamente nel momento in cui dopo essersi procurato il rigore fallito da Kvara, con un guizzo improvviso dei suoi, ha portato la mano sotto il mento del georgiano annullando in un istante ogni accenno di delusione per la conclusione sbagliata. "Alza la testa, fratello, si riparte", il concetto espresso dal nigeriano senza proferire parola. E se a volte l'intesa nasce con uno sguardo, in certi casi non serve perdersi in chiacchiere. Cosi' ecco i fatti. E proprio Victor, grazie ad un'azione imbastita dal rigenerato Lobotka, stranamente in rodaggio ad inizio match, si è fatto trovare pronto all'appuntamento con la storia grazie allo splendido assist di uno stratosferico Lozano. Il "Chucky", per sua stessa ammissione alla migliore prestazione da quando indossa la maglia del Napoli, lo vorremmo sempre cosi'. Cinico, spietato nel saltare l'uomo e nel servire l'assist gol per il compagno. Certo, la sua successiva conclusione centrale per i pugni di Trapp avrebbe potuto chiudere i giochi qualificazione se solo fosse stata leggermente piu' angolata, ha avuto pure un po' di sfortuna nel centrare il palo con un'altra stoccata di destro, ma e' pur vero che chi si accontenta gode. E Napoli gode tanto, grazie al tacco all'indietro di Kvara (bravo a farsi perdonare le precedenti incertezze) e al sinistro a giro rasoterra del capitano Di Lorenzo (tutt'altro che semplice), senza dimenticare il secondo gol annullato a Osimhen per un fuorigioco che c'era anche se di poco. Con un Meret spettatore in campo, come al solito Kim ha giganteggiato. Rrahmani (senza esagerare) ha tenuto bene la posizione, mentre a mio avviso era lecito attendersi qualcosa in piu' da Olivera. Spesso distante da Kvara, con il georgiano costretto ad accentrarsi per entrare nel vivo del gioco, non si è avvertito il suo contributo per conferire la solita verve sulla catena di sinistra. Tant'e' che piu' di un richiamo e' arrivato dallo stesso Spalletti in panchina. Con Mario Rui, e di solito anche con lo stesso Olivera, si ricama di piu', dando piu' opzioni ed imprevedibilita' alla manovra d'attacco. E forse proprio per questo e' stata la gara di Lozano, cercato e trovato spesso e volentieri dal diligente Zielinski e da Anguissa, finalmente tornato ai suoi soliti livelli di mastino del centrocampo. Sta di fatto che l'Eintracht non ha creato grossi problemi. Al ritorno bisognera' chiudere la pratica con qualche fiammata, regalando nuova gioia al pubblico del Maradona, con il mister che avra' il compito di tenere alta la concentrazione. Va detto che comunque questa squadra sta dando la chiara impressione che non ha poi bisogno di grandi stimoli per restare con i nervi saldi perche' si diverte giocando, partita dopo partita, senza lasciare nulla al caso. E' tutta qui la svolta di una stagione che, in tutta onesta', puo' riservare sorprese straordinarie in Europa come in campionato. E nella frase di Simeone, proferita nel post gara, c'e' la sintesi perfetta del pensiero dello spogliatoio: "Sappiamo di essere forti, ma non abbiamo ancora vinto nulla". Quando si ragiona cosi' non c'e' piu' un briciolo di paura che circola nella propria mente, ma solo voglia di arrivare fino in fondo con la consapevolezza di potercela fare. Che bel Napoli, siamo fortunati a viverlo! A questo punto puo' davvero verificarsi qualsiasi epilogo, su tutti i fronti. E noi, sinceramente, non vediamo l'ora che si materializzi tutto cio' che e' mancato per troppi anni all'ombra del Vesuvio. Rotola il pallone, si tinge d'azzurro e di magia, prima di insaccarsi nella rete: è il Napoli, avanti il prossimo!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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