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DAZN - Napoli, Gollini: "Con questo gruppo mi diverto a giocare, in un ambiente come Napoli diventa tutto più facile, a Firenze è stata dura, Spalletti è stato molto umano con me, mi ha accolto come uomo prima che come giocatore"
11.03.2023 20:43 di Napoli Magazine

NAPOLI - Pierluigi Gollini, portiere del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo la vittoria contro l'Atalanta. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": Ringrazio Ciro Ferrara per i complimenti (clicca qui per leggere), ho sempre creduto nelle mie qualità, quando giochi in una squadra del genere, in un ambiente come Napoli tutto diventa più facile. Giocare con questi ragazzi è molto gratificante, ti diverti negli allenamenti, ti diverti a giocare, il debutto è sempre speciale e fare parte di questa squadra e essere parte di questo gruppo mi ha aiutato a essere sereno e a fare la partita che ho fatto. Ci alleniamo tutti alla stessa maniera, il mister non fa differenza tra titolari e quelli che giocano meno, questo per un giocatore è una cosa che ti aiuta. Abbraccio con Spalletti a fine gara? Spalletti è stato molto umano con me da quando sono arrivato, i miei sei mesi a Firenze sono stati molto duri, stavo male mentalmente, non mi divertivo, non volevo più giocare, ho vissuto un momento molto difficile e con l'essere arrivato a Napoli ho ritrovato me stesso, il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo e questo mi ha aiutato prima di tutto e mi ha aiutato a essere sereno. Cosa è successo a Firenze? Non mi era mai capitato in carriera di sentirmi preso in giro, mi ha dato molto fastidio, siamo pagati per allenarci sempre al massimo, ma per me il calcio è stata la mia vita e quando non sto bene nei posti in cui sono, faccio fatica ad esprimermi al massimo in campo. A Bergamo mi sentivo in famiglia come pure a Napoli. Kim? E' un mostro, ha una forza sulle gambe, una frequenza di passo, quando è arrivato a Napoli non sapevo chi fosse, allenarmi con lui mi ha fatto capire quanto è forte, mentalmente è fortissimo, quando recupera palla cerca sempre di passarla ai compagni, cerca di far ripartire il gioco, è vearamente un mostro".

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DAZN - Napoli, Gollini: "Con questo gruppo mi diverto a giocare, in un ambiente come Napoli diventa tutto più facile, a Firenze è stata dura, Spalletti è stato molto umano con me, mi ha accolto come uomo prima che come giocatore"

di Napoli Magazine

11/03/2024 - 20:43

NAPOLI - Pierluigi Gollini, portiere del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo la vittoria contro l'Atalanta. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": Ringrazio Ciro Ferrara per i complimenti (clicca qui per leggere), ho sempre creduto nelle mie qualità, quando giochi in una squadra del genere, in un ambiente come Napoli tutto diventa più facile. Giocare con questi ragazzi è molto gratificante, ti diverti negli allenamenti, ti diverti a giocare, il debutto è sempre speciale e fare parte di questa squadra e essere parte di questo gruppo mi ha aiutato a essere sereno e a fare la partita che ho fatto. Ci alleniamo tutti alla stessa maniera, il mister non fa differenza tra titolari e quelli che giocano meno, questo per un giocatore è una cosa che ti aiuta. Abbraccio con Spalletti a fine gara? Spalletti è stato molto umano con me da quando sono arrivato, i miei sei mesi a Firenze sono stati molto duri, stavo male mentalmente, non mi divertivo, non volevo più giocare, ho vissuto un momento molto difficile e con l'essere arrivato a Napoli ho ritrovato me stesso, il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo e questo mi ha aiutato prima di tutto e mi ha aiutato a essere sereno. Cosa è successo a Firenze? Non mi era mai capitato in carriera di sentirmi preso in giro, mi ha dato molto fastidio, siamo pagati per allenarci sempre al massimo, ma per me il calcio è stata la mia vita e quando non sto bene nei posti in cui sono, faccio fatica ad esprimermi al massimo in campo. A Bergamo mi sentivo in famiglia come pure a Napoli. Kim? E' un mostro, ha una forza sulle gambe, una frequenza di passo, quando è arrivato a Napoli non sapevo chi fosse, allenarmi con lui mi ha fatto capire quanto è forte, mentalmente è fortissimo, quando recupera palla cerca sempre di passarla ai compagni, cerca di far ripartire il gioco, è vearamente un mostro".