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EMPOLI - Il presidente Corsi: "Il Napoli è tra le big europee, vogliamo giocarcela, Giuntoli segue da tempo Vicario"
23.02.2023 14:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso di 'Radio Goal' in vista del match contro il Napoli in campionato: "Vicario? Giuntoli per noi è un amico, tra lui ed il mio direttore c'è un colloquio continuo: ha sempre parole lucide e concrete verso le difficoltà che possiamo incontrare. Si è sempre espresso su Vicario in maniera positiva, vedo i big europei incappare in incidenti di percorso: per noi ha un rendimento costante, nelle ultime due settimane è stato un mostro dal punto di vista professionale nonostante non sia al 100%. Vicario da Napoli? Non saprei, dovreste domandarlo ai dirigenti azzurri. So che su di lui ci sono attenzioni in Inghilterra, un paio di club volevano approfondire il discorso così come un paio di italiane che fanno la Champions League. Noi però abbiamo l'obiettivo di finire bene, lui non sarebbe mai partito a gennaio e a fine stagione vorrà vedere che panorama gli si crea attorno e fare la scelta giusta. Baldanzi resta? Noi abbiamo l'idea che rimanga, lui e Fazzini giocheranno in squadre importanti e tra i coetanei protagonisti in Serie A ha avuto una bella crescita negli ultimi anni. Devono completarsi a livello fisico, fare un percorso settimanale per assumere una consistenza fisica superiore. A noi risulta che ci voglia un anno e mezzo, se poi arriveranno offerte irrinunciabili valuteremo. Spero ci daranno una mano anche il prossimo anno".

 

Il presidente del club toscano ha poi proseguito: "La stagione attuale dell’Empoli? Siamo contenti, ma allo stesso tempo concentrati perché il girone di ritorno è sempre un’altra storia: abbiamo avuto esperienze in merito, una volta siamo retrocessi dopo aver avuto 11 punti di vantaggio a gennaio. Non voglio essere pessimista, ma è importante mantenere una certa autostima dovendo affrontare sempre avversari tecnicamente superiori. Spalletti? Ha già fatto grandi risultati anche a livello internazionale, noi che decidemmo di dargli la panchina dell’Empoli eravamo sicuri avremmo fatto una grande carriera già nel 1994. Avevamo una convinzione che poi è stata certificata, gli manca lo scudetto ma intrecciamo le dita. Per noi empolesi è motivo d’orgoglio, così come vedere Di Lorenzo capitano: noi lo prendemmo dal Matera in Serie C, un pezzettino di scudetto possiamo definirlo nostro. E non volevo dirla questa parolina, sono superstizioso. Champions League? A livello internazionale il Napoli è tra le big, sono molto superstizioso e ho paura di calcare troppo la positività. Bisogna mantenere l’equilibrio, ma la prestazione con l’Eintracht è la conferma dello spessore del Napoli. Se guardo più avanti, alle 3-4 in predicato di arrivare in finale, penso sempre a chiudere prima il discorso contro l’Eintracht. Giuntoli ed il suo staff hanno inciso quanto Spalletti, so che De Laurentiis è stato impegnato tutta l’estate ed è molto presente quando si fanno certe scelte di mercato: intanto ci si è liberati di giocatori che secondo me erano più vicini a fare gli attori che i calciatori, non condivido certe figure di calciatori che spostano molto dal punto mediatico e poco dal punto di vista tecnico. La scelta di ringiovanire per me era già buona, oltre ad abbassare il monte ingaggi, ma sono stati inseriti 4-5 giocatori di grandissimo livello ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Mi fa sorridere vedere il Napoli con il monte stipendi meno della metà di quello della Juventus. Aprire un ciclo con mister Zanetti? Per noi è un allenatore importante, ci siamo presi il rischio di cambiare al termine della stagione: è un ragazzo che conosce l’ambiente, sa cosa gli viene chiesto sopratutto sui giovani e le cose stanno andando bene. Ora però dobbiamo finire altrettanto bene la stagione, il girone di ritorno è sempre più difficile. Luperto? Ha avuto una crescita già dallo scorso anno, adesso è diventato il leader dell’Empoli e si fa notare agli occhi di chi viene a vederci. I centrali difensivi fanno grandi prestazioni, ad oggi li considero capaci di ambire a squadre importanti. Empoli-Napoli? Di solito quando giochiamo con squadre con cui non c’è paragone tecnico, vogliamo fare prestazione e non subire troppo l’avversario: ci è successo a Torino con la Juventus, ad esempio, e vorremmo uscire con una prestazione convincente e che non vada a limarci l’autostima. Il risultato sarà difficile da conseguire, ma l’allenatore sa che nulla è impossibile. Spero di non uscire con le ossa rotte, poi si ripartirà lunedì con la partita successiva”.

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EMPOLI - Il presidente Corsi: "Il Napoli è tra le big europee, vogliamo giocarcela, Giuntoli segue da tempo Vicario"

di Napoli Magazine

23/02/2024 - 14:50

NAPOLI - Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso di 'Radio Goal' in vista del match contro il Napoli in campionato: "Vicario? Giuntoli per noi è un amico, tra lui ed il mio direttore c'è un colloquio continuo: ha sempre parole lucide e concrete verso le difficoltà che possiamo incontrare. Si è sempre espresso su Vicario in maniera positiva, vedo i big europei incappare in incidenti di percorso: per noi ha un rendimento costante, nelle ultime due settimane è stato un mostro dal punto di vista professionale nonostante non sia al 100%. Vicario da Napoli? Non saprei, dovreste domandarlo ai dirigenti azzurri. So che su di lui ci sono attenzioni in Inghilterra, un paio di club volevano approfondire il discorso così come un paio di italiane che fanno la Champions League. Noi però abbiamo l'obiettivo di finire bene, lui non sarebbe mai partito a gennaio e a fine stagione vorrà vedere che panorama gli si crea attorno e fare la scelta giusta. Baldanzi resta? Noi abbiamo l'idea che rimanga, lui e Fazzini giocheranno in squadre importanti e tra i coetanei protagonisti in Serie A ha avuto una bella crescita negli ultimi anni. Devono completarsi a livello fisico, fare un percorso settimanale per assumere una consistenza fisica superiore. A noi risulta che ci voglia un anno e mezzo, se poi arriveranno offerte irrinunciabili valuteremo. Spero ci daranno una mano anche il prossimo anno".

 

Il presidente del club toscano ha poi proseguito: "La stagione attuale dell’Empoli? Siamo contenti, ma allo stesso tempo concentrati perché il girone di ritorno è sempre un’altra storia: abbiamo avuto esperienze in merito, una volta siamo retrocessi dopo aver avuto 11 punti di vantaggio a gennaio. Non voglio essere pessimista, ma è importante mantenere una certa autostima dovendo affrontare sempre avversari tecnicamente superiori. Spalletti? Ha già fatto grandi risultati anche a livello internazionale, noi che decidemmo di dargli la panchina dell’Empoli eravamo sicuri avremmo fatto una grande carriera già nel 1994. Avevamo una convinzione che poi è stata certificata, gli manca lo scudetto ma intrecciamo le dita. Per noi empolesi è motivo d’orgoglio, così come vedere Di Lorenzo capitano: noi lo prendemmo dal Matera in Serie C, un pezzettino di scudetto possiamo definirlo nostro. E non volevo dirla questa parolina, sono superstizioso. Champions League? A livello internazionale il Napoli è tra le big, sono molto superstizioso e ho paura di calcare troppo la positività. Bisogna mantenere l’equilibrio, ma la prestazione con l’Eintracht è la conferma dello spessore del Napoli. Se guardo più avanti, alle 3-4 in predicato di arrivare in finale, penso sempre a chiudere prima il discorso contro l’Eintracht. Giuntoli ed il suo staff hanno inciso quanto Spalletti, so che De Laurentiis è stato impegnato tutta l’estate ed è molto presente quando si fanno certe scelte di mercato: intanto ci si è liberati di giocatori che secondo me erano più vicini a fare gli attori che i calciatori, non condivido certe figure di calciatori che spostano molto dal punto mediatico e poco dal punto di vista tecnico. La scelta di ringiovanire per me era già buona, oltre ad abbassare il monte ingaggi, ma sono stati inseriti 4-5 giocatori di grandissimo livello ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Mi fa sorridere vedere il Napoli con il monte stipendi meno della metà di quello della Juventus. Aprire un ciclo con mister Zanetti? Per noi è un allenatore importante, ci siamo presi il rischio di cambiare al termine della stagione: è un ragazzo che conosce l’ambiente, sa cosa gli viene chiesto sopratutto sui giovani e le cose stanno andando bene. Ora però dobbiamo finire altrettanto bene la stagione, il girone di ritorno è sempre più difficile. Luperto? Ha avuto una crescita già dallo scorso anno, adesso è diventato il leader dell’Empoli e si fa notare agli occhi di chi viene a vederci. I centrali difensivi fanno grandi prestazioni, ad oggi li considero capaci di ambire a squadre importanti. Empoli-Napoli? Di solito quando giochiamo con squadre con cui non c’è paragone tecnico, vogliamo fare prestazione e non subire troppo l’avversario: ci è successo a Torino con la Juventus, ad esempio, e vorremmo uscire con una prestazione convincente e che non vada a limarci l’autostima. Il risultato sarà difficile da conseguire, ma l’allenatore sa che nulla è impossibile. Spero di non uscire con le ossa rotte, poi si ripartirà lunedì con la partita successiva”.